Sushi e cucina giapponese: quali piatti scegliere per restare in forma.

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Il sushi è una delle pietanze giapponesi più diffuse ed apprezzate nel Mondo ed anche qui in Italia. Negli ultimi anni sono tanti i ristoranti ed i bar che offrono questo delizioso piatto nelle varianti con in pesce o le verdure. Una cena o un pranzo a base di sushi sono ideali per chi desidera tenersi in forma? Ecco alcuni consigli per scegliere i piatti anche se si è a dieta.

Il sushi è realizzato con riso bianco, pesce, verdura ed alga nori, il rivestimento scuro che avvolge i classici “rotolini”. Il pesce, spesso tonno o salmone, è ricco di omega 3, mentre l’alga permette di assimilare i micronutrienti come vitamine e minerali. Tuttavia, quando ci si siede in un locale giapponese il sushi non è l’unica pietanza che può ordinare dal menu.

Il sashimi, ad esempio, è un piatto a base di pesce crudo: salmone, tonno, merluzzo ed altre varietà vengono servite scondite su un piatto da portata. Un’opzione ideale per chi segue regimi low-carb e desidera fare il pieno di proteine limitando anche i grassi dei condimenti. Per chi non ama i sapori forti del pesce crudo, si uò scegliere un piatto alla griglia. Meglio consumare anche un pò di wasabi, la salsa verde piccante, che contiene un buon numero di antiossidanti e di sostanze anti-cancro simili a quelle presenti in broccoli e verdure a foglia verde.

Da evitare, invece, la tempura: questo tipo di pietanza è in pratica una frittura che richiede un grande quantitativo di olio, e quindi di grassi, e l’utilizzo di farine ed impasti. In questa categoria si includono anche i pezzi di sushi croccanti, anche loro infatti sono fritti. Per provare un gusto diverso, invece, sostituire i sushi più ricco con la versione vegetariana, con rape, cetrioli ed avocado, ricchi di vitamina K. Vanno banditi anche i rotolini di sushi con mayonese e salse: basta scegliere invece quelli realizzati con pesce e formaggio fresco altrettanto gustosi e cremosi.

Nei ristoranti giapponesi il condimento principale è la salsa di soja: alcune marche però sono ricche di sale che può causare la ritenzione idrica, per cui è meglio scegliere o richiedere la versione con meno quantitativo di sale. Chi mangia con le bacchette, inoltre, anche se difficili da utilizzare senza un pò di pratica, limita i grassi e le calorie extra contenute nel condimento che spesso si deposita sul piatto.

Da consumare anche una zuppa di miso, piatto forte della cucina macrobiotica ed ideale per preparare il corpo al pasto, o una porzione di edamame, i fagioli verdi di soja dalla potente azione antigrasso.

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