Il Pilates compie 100 anni: perché questa disciplina non passa mai di moda

Spread the love

pilates

Il pilates sta per compiere cento anni ma continua ad essere una delle discipline sportive più praticate nel mondo. Nonostante il mondo del fitness proponga sempre delle novità, il pilates è sempre l’allenamento più in voga, praticato da milioni di persone. Qual è, dunque, il segreto del suo successo? 

Sono quasi passati cento anni da quando Joseph Pilates mise a punto questo sistema di allenamento che ha come obiettivo il benessere generale dell’organismo. Sicuramente, con il pilates non si sviluppano muscoli da culturista, non si bruciano centinaia di calorie, non ha coreografie divertenti e neanche la musica, eppure è praticato da milioni di persone in tutto il mondo.

Il motivo? Semplicemente uno: è efficace. Grazie al pilates si rafforzano i muscoli, si lavora sulla coordinazione e sulla postura e si armonizzano i movimenti, grazie a una serie di esercizi a corpo libero e ad alcuni attrezzi specifici. Inoltre, per fare pilates non serve essere allenati: chiunque lo può praticare e a qualsiasi età.

Per il corretto svolgimento degli esercizi di questo metodo sono essenziali cinque punti: una buona respirazione, un’adeguata concentrazione, il controllo di ogni movimento del corpo, la precisione nello svolgere i movimenti, la fluidità degli esercizi che avviene senza interruzioni,

Gli esercizi previsti dal metodo Pilates coinvolgono tutte le aree del corpo e le relative masse muscolari senza caricare le articolazioni eccessivamente; i benefici principali che si possono avere con questo allenamento riguardano la postura e la prevenzione, nonché il trattamento, del mal di schiena, oltre ad essere in grado di fortificare i muscoli più deboli.

Il pilates, inoltre, è molto utile per diminuire lo stress e, essendo composto da esercizi anaerobici, può esser abbinato ad allenamenti aerobici come la corsa, la camminata e la bicicletta, soprattutto per chi desidera un programma completo atto anche a bruciare più calorie.

 

Photo Credit | Thinkstock

 

Lascia un commento