I vantaggi del camminare bene

Pare un gesto talmente meccanico, insito nell’essere umano, che uno – delle volte – si dice che sarà mai. Camminare, voglio dire: cosa ci vuole? Un piede avanti all’altro e via. Invece, anche in questo caso, vi è modo e modo di camminare. Sapevate che dalla postura e dalla camminata fior di luminari potrebbero dire di voi quel che nemmeno sapevate (e che pare ci azzecchino)?

Camminare è un atto del tutto naturale, che mettiamo in pratica in maniera automatica. Non è detto che sappiamo, tuttavia, camminare in modo efficace e corretto. Una cosa è certa: ciascuno cammina a modo suo e anche il passo di un individuo, al pari della carta di identità, sa essere biglietto da visita.

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Adattamenti cardiocircolatori di un cuore allenato

L’allenamento intenso e costante  provoca a carico del cuore e della circolazione una serie di modificazioni stabili nel tempo, chiamate adattamenti cardiocircolatori. Esse sono particolarmente evidenti  negli atleti che praticano sport di resistenza (pensate ai maratoneti, ai ciclisti, ai canottieri oppure agli sciatori di fondo).

L’adattamento più importante che si osserva è l’aumento di volume del cuore, che diviene capace di accogliere e di espellere una maggiore quantità di sangue. In virtù di ciò, la gettata sistolica a riposo può passare dai 70-80 millilitri per battito di un soggetto sedentario ai 120-150 millilitri e più dei grandi campioni.

Contemporaneamente si ha una diminuzione della frequenza cardiaca a riposo (brachicardia). Essa può scendere dai normali 70-80 a 40-50 battiti al minuto. Oltre alle modificazioni a carico del cuore, si ha un aumento considerevole del numero e del calibro dei capillari nei muscoli scheletrici ed un aumento del diametro dei vasi sanguigni arteriosi e venosi dell’intero organismo.

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Fare sport in acqua, benefici e vantaggi

Fare sport in acqua presenta numerosi vantaggi e favorisce movimenti di muscoli in grado di lavorare contemporaneamente e in armonia. Alleggerito di parte del suo peso, il corpo in acqua si muove liberamente, senza incorrere nei problemi derivanti dai microtraumi che l’attività sul suolo provoca e senza gravare sulla colonna vertebrale e sugli arti inferiori.

La resistenza che l’acqua oppone al movimento (dodici volte superiore a quella dell’aria) esercita un benefico massaggio su tutto il corpo modellandolo e rendendolo più armonioso e costringe in contemporanea i muscoli a un maggiore impegno che ne determina il rassodamento e la tonificazione.

Se si vuole modificare l’intensità dello sforzo occorre variare la tipologia dell’esercizio e dello sforzo, compatibilmente con le proprie capacità fisiche, nonché differenziare l’ampiezza e la velocità del movimento stesso.

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I crampi durante l’esercizio fisico

Della serie: a volte ritornano e allora, mentre si fa attività fisica e – magari – si è nel mezzo di un esercizio impegnativo, il più fastidioso dei crampi si piazza tra te e l’allenamento in corso senza darti tregua. Uno, due minuti di assoluto immobilismo nel corso dei quali senti che la gamba – perché sono soprattutto le gambe a tirare – procura dolori e pulsioni da non riuscire più a fare nemmeno un movimento.

Il crampo è una contrazione involontaria della muscolatura, accompagnata da dolore (dico io, a volte, quale sorta di dolore!) e da incapacità di movimento temporaneo.

E’ causato da alterazioni nell’afflusso di sangue al muscolo, provocato dall’incidenza di uno o più fattori tra cui il freddo (o da rapidi cambiamenti di temperatura), l’umidità, una posizione forzata (per esempio una fasciatura troppo stretta).

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L’alcol e lo sport

Alcol e sport. Roba che messa così sembra quasi accomunare il diavolo e l’acqua santa. Il che, per carità, rispecchia per molti aspetti un’analisi corretta: alcol e sport difficilmente possono viaggiare di pari passo.

Con un distinguo, necessario e doveroso: percepito come abuso, l’alcol fa male sempre e comunque; inteso nell’accezione di uso e consumo razionale e misurato, un po’ di alcol non fa male a nessuno. Iniziamo col solito dato di fatto: il vino, in particolare, è bevanda che sta all’Italia tanto quanto la sua forma peninsulare.

Addirittura, il vino è il made in Italy per le sue tradizioni di qualità e virtù invidiate da mezzo mondo. Resta inteso, quindi, che si parla di una bevanda spesso presente sulle tavole italiane e un suo consumo moderato non è dannoso per l’organismo.

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L’attività aerobica per bruciare i grassi

L’attività aerobica (letteralmente “con ossigeno”) risulta decisamente utile per smaltire il grasso in eccesso perchè aiuta il cuore e tutti i muscoli del corpo a utilizzare l’ossigeno in modo più efficiente. Lo stesso esercizio aerobico consente inoltre di fornire gli enzimi che sono necessari per bruciare il grasso (con il doveroso chiarimento che bruciare grassi non significa, in maniera consequenziale,dimagrire).

Tra i benefici garantiti dall’esercizio aerobico, quelli di migliorare la salute e il funzionamento del cuore, dei polmoni e del sistema circolatorio. Nello specifico, per esercizio aerobico si intende quello effettuato a ritmo continuo, come avviene in occasione del camminare, fare jogging, andare in bicicletta, danzare, andare a canoa, fare lo sci di fondo, nuotare. Di contro, è anaerobica quell’attività che si confà di sforzi muscolari brevi e intensi nel corso dei quali non viene bruciato ossigeno.

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L’attività fisica in menopausa

Eh già. Prima o poi, toccherà a tutte perché la natura – madre e matrigna, andava ripetendo Giacomo Leopardi – ha così deciso. Oibò, la menopausa. Una roba che la vita, volente o nolente, te la cambia eccome mentre prova a stravolgere abitudini e propensioni del corpo. Che è sempre quel corpo lì che procede, lento, verso l’invecchiamento. Oddio!

La menopausa è un periodo fisiologico della vita di ogni donna, caratterizzato da importanti cambiamenti della funzione ormonale femminile, che determinano la scomparsa del ciclo mestruale. Essa, soprattutto nei Paesi occidentali industrializzati, è accompagnata spesso da disturbi che incidono non solo sull‘attività fisica sportiva ma sulle dinamiche comportamentali del quotidiano.

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Allenamento e alimentazione in gravidanza

Cosa fare in gravidanza? Come comportarsi rispetto all’alimentazione e all’attività fisica? E’ ancora possibile allenarsi con moderazione oppure occorre evitare ogni sforzo, seppur minimo?

Care donnine, esistono fior di professionisti in grado di stilarvi una tabella di marcia congeniale e per quel che riguarda la dieta e per ciò che concerne l’intensità e l’entità del movimento.

Qui, tuttavia, si vuole rendicontare rispetto ad alcuni comportamenti di buon costume e di efficacia garantita.

Un’alimentazione corretta, sia in qualità che in quantità, durante il periodo di gravidanza è un presupposto indispensabile per assicurare un adeguato sviluppo intrauterino del feto e, al tempo stesso, per prevenire alcune possibili complicanze alla gestante.

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Primi benefici dell’attività fisica

Quanto è importante fare sport e muoversi? Moltiplicate per quattro – me lo diceva sempre l’allenatore di nuoto da ragazza – l’entità di qualunque risposta abbiate sulla lingua e avrete indovinato.

L’attività fisica è fondamentale per il corpo e per la mente e i soli a ignorarne tale essenza sembra siano i politici e i dirigenti scolastici italiani che, nel delineare i piani di diritto allo studio e i programmi formativi annuali concedono ampio spazio a qualunque materia che non sia quella dell’educazione fisica.

C’è la scena di un film – era di Leonardo Pieraccioni, titolo “Ti amo in tutte le lingue del mondo” – che rende bene l’idea di cosa voglio dire: lui faceva l’insegnante di educazione fisica e nel corso dei colloqui tra genitori e professori era sempre quello la cui fila era vuota, sguarnita. Nessun genitore a chiedere informazioni sul proprio figlio.

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Lo scompenso cardiaco

Lo scompenso cardiaco è una incapacità del proprio cuore a fornire la giusta quantità di sangue ossigenato all’organismo nello svolgimento delle varie attività quotidiane.

Spesso il risultato di questo stato dà luogo all’accumulo di liquidi a livello dei polmoni (edema polmonare), della cavità toracica (versamento pleurico), dell’addome (ascite) e sotto la cute (edema sottocutaneo).

Chi ha problemi di insufficienza cardiaca presenta di rimando una facile propensione all’affaticamento e la comparsa di “affanno” per attività che prima svolgeva senza problemi: è questo il segnale che la funzione di pompa del cuore è alterata.

Preme sottolineare che, in casi gravi, tutto ciò comporta difficoltà di respirazione se sdraiati, gonfiori alle caviglie e alle gambe, debolezza e talvolta palpitazioni.

Le indicazioni generali – che non possono tenere conto di esigenze specifiche e particolari e che non vanno intese quali cure analitiche: per quelle, vi sono i medici – per tutti i pazienti sono le seguenti:

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La dieta del body builder

Le variabili sono sempre fondamentali e restano le stesse: ciascun individuo – per quanto vi possano essere similitudini tra soggetti – fa storia a sè e, prima di addentrarsi in ogni pratica effettiva, è bene consulti professionisti dei settori alimentari e sportivi. Per sommi capi, tuttavia, la corretta alimentazione per un body builder consiste in una dieta leggermente iperproteica.

Quasi dimenticavo: badate bene che uno come l’Arnold schwarzenegger in fotografia, alla maggior parte delle donne, non piace mica!

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La dieta mediterranea e lo sport

Anche per lo sportivo, ma è discorso che vale in simultanea  per la popolazione in generale, la dieta mediterranea è considerata il migliore schema alimentare da seguire e rispettare per tenersi in forma e conservare un buono stato di salute.

Fin dal 1994 – data in tal senso che funge da spartiacque – con il primo studio riguardante la dieta mediterranea sono stati dimostrati i suoi benefici.

Le persone che abitualmente adottano una dieta mediterranea tradizionale hanno una mortalità totale, dovuta a malattia coronarica e cancro, significativamente molto bassa.

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Alimentazione e sport, fabbisogno calorico per chi pratica pallanuoto

La pallanuoto è uno sport di squadra, la cui fatica non è forse esplicata nella maniera migliore dalle immagini televisive che capita di vedere in tivvù. Prevede allenamenti costanti che culminano in una partita giocata in 4 tempi da 9 minuti ciascuno, con pause di 2 minuti tra un tempo e l’altro.

E’ uno sport che richiede grandi doti atletiche: occorre essere ottimi nuotatori,avere buona coordinazione e grande resistenza. Chiunque avesse voglia di approcciarsi con tale disciplina, è utile segua una corretta alimentazione per evitare la cattiva forma e per diminuire le reazioni di fatica durante e dopo  l’incontro.

Primo dato di fatto, scientifico: il fabbisogno calorico orario per chi pratica la pallanuoto aumenta di 600 Kcal.

Durante un esercizio di media intensità e/o breve durata, come la pallanuoto, l’energia viene fornita per il 50% dai grassi e per il 50% dagli zuccheri.

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Caffeina prima di fare sport, le giuste quantità

L’assunzione di 9-15 mg 3-6 mg di caffeina per Kg di peso corporeo, un’ora prima di compiere un’attività fisica, sarebbe in grado di favorire la prestazione atletica.

Le ragioni scientifiche alla base di tale affermazione risalgono al fatto che tale sostanza aumenterebbe la disponibilità di lipidi corporei come substrato energetico, portando ad un minor ricorso al metabolismo glucidico. Inoltre, essendo la caffeina un eccitante, attiverebbe il sistema nervoso centrale, aumentando anche la concentrazione e lucidità mentale.

Per intenderci, a livello pratico, considerando che una tazza di caffè contiene in media 100-150 mg di caffeina, una persona di 70 Kg potrebbe assumere fino a 7 tazze di caffè!

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