L’alcol e lo sport

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Alcol e sport. Roba che messa così sembra quasi accomunare il diavolo e l’acqua santa. Il che, per carità, rispecchia per molti aspetti un’analisi corretta: alcol e sport difficilmente possono viaggiare di pari passo.

Con un distinguo, necessario e doveroso: percepito come abuso, l’alcol fa male sempre e comunque; inteso nell’accezione di uso e consumo razionale e misurato, un po’ di alcol non fa male a nessuno. Iniziamo col solito dato di fatto: il vino, in particolare, è bevanda che sta all’Italia tanto quanto la sua forma peninsulare.

Addirittura, il vino è il made in Italy per le sue tradizioni di qualità e virtù invidiate da mezzo mondo. Resta inteso, quindi, che si parla di una bevanda spesso presente sulle tavole italiane e un suo consumo moderato non è dannoso per l’organismo.

La dose giornaliera consigliata è di circa due bicchieri per l’uomo e uno (tho, sotto Natale siamo generosi: anche uno e mezzo) per la donna: non sono però quantità universalmente valide ma devono tener conto del peso corporeo di ciascuno.

Non va dimenticato, detto ciò, che l’alcol è una sostanza tossica e un suo consumo eccessivo può causare danni plurimi: tra tutti, cito quelli al fegato, al sistema nervoso e all’apparato digerente. Esso riduce anche l’assorbimento di vitamine (A e B), di ferro e di acido folico.

Naturalmente è scontato il ruolo negativo esercitato dalle bevande alcoliche nella dieta di chi pratica sport. Infatti, l’alcol agisce in fretta nell’alterare il metabolismo degli esseri umani e, nello specifico, rallenta i riflessi e la velocità nello scatto; altera la coordinazione muscolare; altera la coordinazione visiva.

Inoltre, l’alcol per il suo alto contenuto calorico, può incidere fortemente sul peso corporeo, rendendo difficile il mantenimento di quel “peso forma“, così importante ai fini di una prestazione fisica ottimale. Infine, l’assunzione di alcol prima di una competizione o di una prestazione fisica molto intensa  può far sentire l’atleta a corto di energie, incidendo negativamente sulla potenza muscolare.

Allora, dico io, se proprio si ha voglia di trovare un percorso che consenti di individuare un connubio tra alcol e sport, ci si ritagli un attimo di tempo per passeggiare o correre in mezzo a quei capolavori paesagggistici che sono i vigneti italiani (e magari, durante la cena, ci si conceda anche il vezzo di un genuino bicchiere di vino fatto con tutti i crismi!).

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