Con la corsa si previene l’invecchiamento cerebrale

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L’esercizio fisico non contrasta l’invecchiamento solo dal punto di vista del corpo ma anche e soprattutto dall’aspetto mentale. In generale, al momento, sembra essere sotto l’attenzione degli esperti la corsa e tutta l’attività aerobica, perfetta per mantenere giovani più a lungo la mente e le attività ad essa connesse.

Addirittura sembra che la corsa possa migliorare le attività mnemoniche. Insomma, lo sport può diventare non solo un metodo “curativo” per ritrovare la perfetta forma fisica, ma anche preventivo per limitare i danni causati dal tempo. Una ricerca a tema, negli ultimi mesi è stata portata avanti dall’Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche. I dati sono stati resi noti nel corso di un evento tutt’ora in corso che è la Settimana Internazionale del Cervello.

Il fatto che correre possa aiutare chi soffre di problemi di memoria o contribuire a non fare insorgere il problema, è fondamentale, visto che tali disagi colpiscono almeno il 7 per cento della popolazione con più di 65 anni di età. Secondo i dati raccolti, inoltre, il sintomo è sempre più comune e colpisce in generale molti adulti. Sembra che pure l’Alzheimer si può presentare in età presenile.

Certo, nella maggior parte dei casi, si tratta di problematiche indipendenti dalla propria volontà e immodificabili ma di fronte a casi come l’obesità, il fumo e l’alcol si può certo intervenire. A completare il quadro, una sana alimentazione e, appunto, l’attività fisica. Altre discipline come pilates, yoga, nuoto, pur non avendo ancora questo tipo di beneficio confermato scientificamente, sono comunque assolutamente consigliabili per il benessere del corpo e della mente.

Diverso è il discorso nel caso dell’ereditarietà, ma lavorare sugli stili di vita è fondamentale. In questo senso, dunque praticare sport può fare molto e la corsa è una attività completa che non solo rilassa e aiuta a combattere lo stress, ma permette di limitare l’affaticamento cerebrale e la conseguente e progressiva perdita di memoria.

Photo Credit: Thinkstock

 

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