Mercato del fitness, quanto vale in Italia?

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Negli ultimi anni il mercato italiano del fitness ha registrato una costante evoluzione, soprattutto grazie alla crescente richiesta di nuovi metodi di allenamento e dell’offerta sempre più diversificata nelle palestre e nei centri fitness. Sono state sviluppate, infatti, delle attrezzature adatte alle esigente specifiche di ogni sportivo, sia professionale che neofita.

Tra gli attrezzi più richiesti negli ultimi anni ci sono quelli per il medical fitness, ovvero per l’attività fisica finalizzata alla cura e alla prevenzione, proposta come coadiuvante delle cure medico-sanitarie. Segue il functional training, ossia un allenamento che prevede la combinazione di vari esercizi svolti sia a corpo libero che con attrezzi come la fitball, e il TRX suspension training, un particolare allenamento che si serve di un attrezzo che permette di passare da un esercizio all’altro sfruttando solo il peso del proprio corpo.

Molto seguiti anche i corsi che propongono attività di gruppo pre-coreografate che non hanno bisogno di macchinari o attrezzi particolari. Un esempio per tutti è lo straordinario successo ottenuto dalla Zumba, ma anche Les Mills e il Boot Camp, un allenamento di gruppo sulla base dell’addestramento militare che usa come attrezzi le corde, i tronchi e le scale.

Secondo i dati diffusi dal “Il Sole 24 Ore”, il mercato del fitness in Italia è in costante aumento e registra un giro di denaro non indifferente. Lo scorso anni, infatti, i centri fitness in Italia hanno guadagnato circa tre milioni di euro, con ben 800 milioni di crescita rispetto al 2010. Da aggiungere a questa cifra anche il ricavato della vendita di accessori fitness, abbigliamento e integratori alimentari, stimabile intorno ai 2,5 miliardi di euro. Grazie a queste cifre, il mercato del fitness in Italia è il quarto in Europa, preceduto solo da Regno Unito, Spagna e Germania, ma il primo in quanto a numero di centri fitness.

 

Photo Credit | Thinkstock

 

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