Passeggiata fuori porta tra funghi e trekking

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Dopo l’arrivo del green gym e delle attività fuori porta per rimettersi in forma si può sempre ritornare alla tradizionale passeggiata in montagna alla ricerca di funghi. Infatti il periodo è giusto secondo un proverbio trentino «Con luna crescente cesto scadente, con luna calante cesto abbondante» e dato che la luna è calante possiamo sfruttare l’occasione e fare un po’ di trekking in montagna cercando i funghi.

Una buona cosa è adottare un equipaggiamento e un vestiario adatto, gli scarponcini da trekking o di cuoio alti sono i migliori per proteggere le caviglie. Durante le passeggiate nei boschi è facile incorrere in slogature, in incontri con serpenti o con altri animali, se invece durante l’escursioni si vuole incontrare caprioli o lepri è buono tenere un abbigliamento poco appariscente.

Portare con se sempre un impermeabile, è poco consigliato l’ombrello perché se arriva un temporale potrebbe attrarre i lampi con le relative conseguenze. Avere sempre la discrezione di non usare il cellulare ma averlo sempre con se per eventuali necessità di soccorso e comunque è sempre ottimo andare nei boschi e per le montagne in compagnia di un buon amico o in gruppo.

Se l’escursione si concentra solo sul trekking in montagna non c’è nessun problema ma se l’intenzione è quella di raccogliere i funghi allora bisogna ricordarsi della legge n. 352 del 23 agosto 1993 che regolamenta la raccolta dei funghi obbligando a chi li raccoglie ad adottare ceste di paglia o contenitori aerati per disperdere le spore, a non adoperare rastrelli o ganci che danneggiano il sotto bosco e limita la raccolta a 3 kg di funghi maturi vietando la raccolta di quelli ancora con l’ovolo chiuso. Alcuni comuni richiedono il pagamento di una tassa annuale, informarsi prima di incorrere in spiacevoli multe.

È buona cosa ripulire con una spazzola il fungo in loco cosi che le spore potranno rigenerare altri funghi per la prossima volta. Per il riconoscimento dei funghi che sono stati trovati è consigliato, oltre al confronto con le immagini dei libri per la identificazione delle specie, di portarli ad un centro tecnico degli ispettori micologici istituiti in ogni provincia e nelle aree montane.

Comunque anche solo una buona passeggiata in montagna tra i boschi in compagnia, dopo la pausa estiva, può aiutarci ad affrontare un rientro meno traumatico nei centri fitness e magari farci mangiare anche un buon porcino.

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