Combatti l’insufficienza venosa con il fitness

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insufficienza venosa e sport

I disturbi alle gambe colpiscono soprattutto le donne, in particolare prurito, caviglie gonfie, crampi e senso di pesantezza: sono tutti sintomi dell’insufficienza venosa. Secondo i dati scientifici, questa patologia colpisce il 55 per cento delle donne ed è la più diffusa dopo le allergie e l’ipertensione. Anche nel caso dell’insufficienza venosa, alimentazione e fitness sono degli autentici toccasana per curare e prevenire questo disturbo.

Con il caldo estivo, poi, i disturbi alle gambe aumentano: complici l’afa e l’umidità, le vene e i capillari delle gambe diminuiscono la loro capacità di tenuta delle pareti. Molte donne tendono a sottovalutare questa patologia che, per fortuna, può essere tenuta sotto controllo con qualche accorgimento alimentare e con un po’ di esercizio fisico.

Ovviamente, se si è in sovrappeso i disturbi alle gambe aumentano, per cui dieta e sport diventano imprescindibili. Per quanto riguarda l’alimentazione, la prima regola è ridurre il sale in modo drastico dalla dieta, e poi introdurre sali minerali essenziali come il calcio, il magnesio e il potassio, contenuti nella frutta e nella verdura, soprattutto cruda. Bevete tanta acqua durante il giorno e consumate alimenti ricchi di fibre per favorire le funzioni dell’intestino.

Anche l’attività fisica è essenziale per contrastare l’insufficienza venosa; il motivo è semplice: tramite l’azione di pompa dei muscoli delle gambe, si riattiva la circolazione spingendo il sangue dalla periferia verso i polmoni e il cuore.

L’attività fisica migliore per chi soffre di problemi alle gambe è senza dubbio il jogging: basta una corsa leggera e una camminata a passo veloce per contrastare i disturbi legati all’insufficienza venosa. Camminate o correte almeno mezz’ora a giorni alterni e i risultati non tarderanno ad arrivare.

In alternativa vanno bene anche sport come il nuoto, l’acqua gym, la bicicletta, il ballo e lo sci di fondo, mentre sono da evitare calcio, basket, tennis, squash, ma anche canoa ed equitazione. No anche a tutti quegli sport che prevedono l’uso di carichi, come il body building e il sollevamento pesi.

 

[Fonte]

 

Photo Credit | Thinkstock

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