Dieta per chi fa sport: pasta al germe di soia

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Nel connubio tra sport e alimentazione vi sono infinite variabili (per esempio relative alle proprietà dell’alimento e all’intensità dello sforzo prodotto) di cui tener conto ed è altresì realistico affermare che le combinazioni possibili di cibi – pensate in maniera specifica a seconda dei singoli soggetti – sono davvero molteplici.

Dimmi che sport fai – si potrebbe riassumere – e ti dirò cosa mangiare. Eppure, tralasciando ciascuna tabella alimentare particolare, vi sono punti di partenza universali e sempre validi dai quali poter cominciare al fine di individuare una sana e corretta abitudine alimentare.

Una di esse pare essere il consumo della pasta al germe di soia, nuovo alimento salutistico per gli sportivi la cui efficacia è stata recentemente sostenuta nel corso di un convegno svolto a Perugia presso la sede del Comitato regionale Umbria della Federcalcio.

Al centro del dibattito, il tema portante della individuazione della dieta migliore per l’attività agonistica. Ed è in quel contesto che il dottor Carlo Clerici, dirigente medico della gastrenterologia dell’ospedale S.Maria della Misericordia, ha sottolineato le virtù della pasta al germe di soia che, oltre a garantire un validissimo contributo allo sportivo, viene consigliata nei casi di prevenzione e cura del diabete di tipo II.

“L’alimentazione – ha detto Clerici nella circostanza – è parte integrante e fondamentale dei processi di allenamento e di recupero in un soggetto sportivo. Un’alimentazione scorretta può compromettere la prestazione sportiva e nel caso di un imponente stress fisico la produzione di radicali liberi se non si usa una corretta dieta anche ricca di sostanze antiossidanti può provocare a lungo andare danni anche alla salute di chi pratica sport a livello agonistico”.

Ad avvallare tale affermazione, il dato statistico secondo cui una delle cause più frequenti di morte nei soggetti che praticano sport competitivi sono le malattie cardiovascolari per la deposizione del colesterolo (cattivo) Ldl ossidato nelle pareti delle arterie.

Ed è proprio seguendo tale percorso che lo stesso Clerici ha sostenuto il ruolo fondamentale della pasta al germe di soia, che diventa riferimento indiscutibile per la presenza di pregiati carboidrati complessi, per la sua alta digeribilità, per il forte potere antiossidante e per l’azione antinfiammatoria.

“In tal senso – ha dichiarato Clerici – rappresenta una alternativa per una corretta dieta de chi pratica sport sia a livello professionistico che martoriale”.

Gli ha fatto eco il professor Kenneth Setchell, direttore del dipartimento di pediatria dell’Università Cincinnati Ohio (Usa), che porta avanti con lo stesso Clerici una collaborazione costante e pluriennale nel corso dei quali hanno valutato come

“la pasta al germe di soia possiede un indice glicemico più basso rispetto a quella convenzionale, aumenta l’elasticità dei vasi sanguigni, riduce la pressione arteriosa, riduce l’omocisteina e il colesterolo Ldl-ossidato (responsabile della sua deposizione nei vasi sanguigni), aumenta la capacità antiossidante totale e, intesa come antiossidante, riduce l’azione dannosa dei radicali liberi legati allo sviluppo delle complicanze del diabete”.

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