Fame nervosa, si controlla con legumi e insalata

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La fame nervosa è una delle prime nemiche della dieta. Capita spesso, infatti, di seguire un’alimentazione corretta, ma di farsi sorprendere da attacchi di fame che inducono ad introdurre calorie e grassi nel giro di poco tempo con la conseguenza di vanificare gli sforzi fatti fino ad allora. Gli attacchi di fame nervosa si possono controllare scegliendo legumi ed insalata, due ottimi alleati nella guerra ai chili di troppo.

La fame nervosa può avere due diverse tipologie di origine. La più conosciuta è sicuramente quella legata alla sfera emotiva che vede scaricare nel cibo tensioni, stress, delusioni, nevrosi o carenze d’affetto. Oltre ai disturbi psicologici ed alla presenza di eventuali conflitti interiori, la fame nervosa può essere causata anche da situazioni ed abitudini della vita quotidiana, come i ritmi eccessivamente frenetici, i pasti saltati, etc, che inducono a comportamenti compulsivi.

Tuttavia, di più recente scoperta, sono invece le cause legate a fattori fisiologici e biologici. Basti pensare, ad esempio, ad uno squilibrio ormonale, capace di influire anche sullo stato d’animo, oppure ai picchi glicemici che coinvolgono l’ipotalamo e scatenano veri e propri raptus alimentari.

Una dieta bilanciata ed equilibrata aiuta a mantenere costante i livelli di glicemia e di serotonina regolando anche l’umore. Ecco perchè è necesario introdurre nella propria alimentazione alimenti come cereali integrali, che aiutano anche a dare sazietà, frutta e verdura di stagione, sopratutto la lattuga  valeriana, naturalmente rilassanti, e frutta secca, come noci e mandorle, ottimo snack anche prima dell’attività fisica.

La carne rossa andrebbe evitata perchè ritenuta più eccitante e capace di provocare ansia nei soggetti predisposti per via delle tossine, mentre come secondo si possono mangiare pesci magri, carni bianche e latticini, ma senza esagerare su quest’ultimi per evitare di introdurre troppi grassi.

Da privilegiare sono però sopratutto i legumi, un alimento tipico dei piatti “poveri” e tradizionali, da rivisitare anche in chiave etnica per esaltarne il gusto, ma ricchissimi sotto il profilo nutritivo. Non solo contengono proteine di alto valore biologico, ma forniscono anche  triptofano, un aminoacido essenziale che va assunto dal cibo e che regola la fame, lisina, utile per rilassare corpo e mente e placare la fame nervosa e fibre che regolano l’appetito, donano sazietà e regolano l’intestino.

Possono essere consumati con cereali integrali per un piatto completo oppure in insalata con un cucchiaio di olio. Da preferire quelli secchi, più ricchi dal punto di vista nutrizionale.

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