Escoriazioni, cause e cure

Chi pratica sport può essere soggetto più di altri a problemi fisici più o meno gravi, che a volte possono addirittura costringere ad interrompere l’attività fisica per un periodo di tempo. Oggi ci occuppiamo dell’infortunio forse più leggero, che può avvenire a causa di una caduta o anche con l’utilizzio improprio di qualche attrezzo da palestra.

Parliamo dell’escoriazione, ovvero di un’abrasione dello strato superficiale della pelle, solitamente non grave, ma da curare lo stesso con una certa tempestività. Rientrano nella stessa categoria anche i graffi ed i tagli o comunque tutte quelle ferite che ci si può procurare in casa o facendo attività sportiva.

Le cause, come detto, possono essere molteplici. Basti pensare al calciatore che rotola a terra in un contrato di gioco o al tennista che impatta con la terra rossa, riportando lesioni superficiali ai gomiti o alle ginocchia. Nella vita quotidiana, poi, è piuttosto facile – purtroppo – ritrovarsi con qualche taglio o graffio sulle mani o sulle braccia. Come intervenire?

La prima operazione da compiere è la pulizia della ferita per evitare che possa infettarsi. A questo proposito è bene usare dell’acqua e sapone, aiutandosi magari con una garza sterile o con un fazzoletto pulito. Se la ferita presentasse delle impurità al suo interno (terra, scaglie di legno…) bisogna provvedere alla lora rimozione con l’uso di una pinzetta o di un oggetto acuminato, precedentemente sterilizzato (va bene anche con la fiamma di un accendino).

A questo punto si deve necessariamente disinfettare la ferita, utilizzando un prodotto farmaceutico a base di iodio (ma anche la comune acqua ossigenata può essere utile). Ora, a seconda della grandezza della ferita, si può intervenire con una fasciatura, una garza tenuta dal nastro o con un semplice cerotto che copra la parte interessata.

Nel caso si presentassero delle anomalie (gonfiore, arrossamenti, dolori persistenti) sarà bene consultare un medico e seguire la terapia indicata.