Lussazione, cause e cure

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Continua il nostro viaggio alla scoperta delle varie patologie che possono colpire uno sportivo nel corso della sua attività, ma che – ahimé – non risparmiano neppure coloro che hanno poca dimestichezza con l’ambiente della palestra o dello sport in generale.

Stavolta parliamo della lussazione, ovvero dello spostamento dei piani articolari l’uno rispetto all’altro, che può essere completo, se non ci sono più collegamenti tra le due superfici, o parziale, se resta qualche punto di contatto (in questo caso si parla di sublussazione o lussazione incompleta).

Le cause della lussazione possono essere molteplici, a cominciare da quella dovuta ad un evento traumatico, come una caduta o uno scontro di gioco (nel caso di sport di contatto). C’è poi la lussazione congenita, dovuta ad un posizionamento anomalo delle articolazioni, e quella degenerativa, causata da altre patologie, come ad esempio la lesione dei legamenti.

Le lussazioni più comuni sono quelle che riguardano la spalla, il ginocchio e l’anca, ma non è raro osservare lussazioni alle mani, alla mandibola o alle caviglie. I sintomi di una lussazione sono piuttosto evidenti, poiché l’articolazione tende a spostarsi completamente dalla sua posizione originaria, creando un dolore intenso nel soggetto colpito. In ogni caso, per avere un quadro completo della situazione, occorrerà consultare uno specialista, che prescriverà immediatamente una radiografia, prima di qualunque altra operazione.

Per sistemare una lussazione, affinché le articolazioni tornino al proprio posto, c’è bisogno dell’aiuto dell’ortopedico (non senza dolore per il paziente), che poi provvederà a fasciare l’arto interessato o a prescrivere un tutore. Nei casi più gravi può essere addirittura necessario l’intervento chirurgico, poiché non sempre le articolazioni tornano in modo “naturale” nella posizione originaria.

Cosa fare in caso di sospetta lussazione? La prima cosa da fare è interrompere immediatamente l’attività (anche perché spesso il dolore impedisce di continuare). Poi è opportuno applicare del ghiaccio sulla zona interessata, consultando  immediatamente un esperto, senza cimentarsi nella terapia fai da te.

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