Dieta estiva, cosa prediligere nei periodi più caldi

Quando iniziano ad aumentare le temperature è consigliabile variare la propria alimentazione sia per aiutare l’organismo a contrastare meglio il caldo e sia per perdere qualche chilo di troppo in vista della prova costume.

Dieta del semaforo: quali alimenti mangiare e quali evitare

Dieta del semaforo
Come dimagrire con la dieta del semaforo

Seguire una dieta, significa scegliere un regime alimentare adeguato volto a perdere perso e a ritrovare la forma fisica ideale. Imparare ad avere un buon rapporto col cibo, è la base del benessere, per cui è importante conoscere il numero di benefici di alcuni e il livello di tossicità di altri. La dieta del semaforo, è una dieta è utile in questo senso, perché classifica i cibi in relazione a questo principio, in relazione ad un codice, a cui corrisponde un significato. Il semaforo, è uno strumento tecnologico, utilizzato per regolare il traffico e la viabilità: questo dispositivo a tre colori, che sono convenzionali e riconosciuti: la dieta del semaforo, si basa sullo stesso principio.

 

I cibi bollati con il rosso, sono quelli ad alto livello di tossicità: a questo gruppo, corrispondono tutti i cibi zuccherini e grassi, che vanno eliminati dal proprio piano alimentare, o sostituiti con altri alimenti, che abbiano un livello di tossicità inferiore. I cibi bollati in giallo, sono quelli che possono essere inseriti nel proprio piano alimentare, ma che vanno consumati con un certo criterio; i cibi bollati con i verde, sono invece quelli più sani, e quindi ideali per perdere peso e in generale benefici per l’organismo.

 

In primis, è importante sapere, che in qualsiasi piano alimentare, compresa la dieta del semaforo i pasti non vanno saltati: i nutrizionisti consigliano di mangiare tre volte al giorno e di aggiungere ai tre pasti principali, due piccoli spuntini. La colazione, è un pasto importantissimo, perché l’organismo al mattino necessita di maggiori energie: alle bevande andranno aggiunti dei frutti, o dei biscotti secchi con marmellata e yogurt. La cena di contro, deve essere più leggera e contenuta, con il fine di non appesantire l’organismo durante le ore del riposo. E’ importante inoltre, bere almeno un litro d’acqua al giorno, e due nei periodi di maggiore caldo, affinchè il corpo conservi sempre il giusto livello di idratazione.

 

Tra i cibi vietati, nella dieta del semaforo bollati con il rosso ci sono: pasta e pane, fritti, burro e latticini, formaggi salumi stagionati, carne rossa, biscotti e zuccheri. Tutti questi alimenti, sono in qualche modio dannosi per l’organismo, per cui, in un piano alimentare che si rispetti, è preferibile o eliminarli o sostituirli con altri alimenti. La pasta e il pane, possono essere alternati, scegliendo però quelli integrali, che sono più facilmente digeribili e meno grassi.  I formaggi, possono essere sostituiti con quelli light, la carne rossa, invece, può essere inserita nella dieta del semaforo solo raramente, o sostituita con le carni bianche. I cibi bollati in giallo sono: le uova, il pane integrale, la pasta integrale, alcune bevande; in verde, le carni bianche, la frutta, i legumi e le verdure.

 

 

Il legame tra alimentazione sana e sistema immunitario

Il legame tra alimentazione sana e sistema immunitario

Il sistema immunitario aiuta le cellule a bloccare virus e batteri o altri agenti nocivi, a contenere la progressione delle malattie e a far recuperare l’organismo nei periodi di convalescenza. Uno dei modi migliori per prendersi cura del sistema immunitario è contribuire a renderlo più forte con un’alimentazione equilibrata e completa.

Una dieta equilibrata che consenta il giusto apporto di nutrienti, vitamine e sali minerali può certamente contribuire a mantenere il nostro sistema immunitario in salute soprattutto se viene combinata con uno stile di vita sano.

Per un adeguato apporto di tutti i composti necessari per il sistema immunitario è importante scegliere i cibi giusti nelle giuste quantità, tenendo conto anche di alcuni importanti aspetti di preparazione e conservazione finalizzati a preservare il più possibile il valore nutrizionale degli alimenti.

Gli alimenti più indicati per rafforzare le nostre difese naturali, riducendo di conseguenza la possibilità di contrarre i malanni stagionali (come raffreddore e influenza), sono quelli ricchi di antiossidanti, vitamine e sali minerali.

Tra questi, frutta e verdura risultano particolarmente importanti perché costituiscono una fonte di vitamine e sali minerali, molecole fondamentali per il funzionamento delle cellule comprese le cellule del sistema immunitario. Sono inoltre ricchi di molecole antiossidanti, che contrastano l’invecchiamento cellulare e contengono fibre, nutrimento per la flora batterica intestinale, che collabora con il nostro sistema immunitario a difendere l’organismo.

Le vitamine hanno un ruolo importante nel rinforzare le difese immunitarie perché sono fondamentali per le reazioni cellulari alla base dei meccanismi della risposta immunitaria. Fra tutte, la vitamina A e le vitamine del gruppo B, C, E e D.

Per mantenere un buono stato di salute e un sistema immunitario efficiente è importante scegliere gli alimenti non solo in base alla loro composizione ma anche alla loro qualità organolettica dalla quale dipende il mantenimento delle proprietà nutritive degli alimenti stessi. Pertanto, è bene che dedichiamo del tempo a preparazioni semplici con materie prime di qualità.

Ricette gustose – per una alimentazione sana e consapevole – le troviamo nel nuovo libro del dott. Pier Luigi Rossi “Le ricette della buona salute”, edito da Aboca.

Le ricette sono molto semplici da realizzare, ma soprattutto sono basate su corrette combinazioni alimentari, per aiutare a organizzare la giornata alimentare in modo da scegliere i cibi giusti e prevenire le eccessive variazioni della glicemia durante il giorno.

Ogni giorno abbiamo bisogno dei nutrienti utili al mantenimento delle funzioni vitali e, ogni volta che mangiamo, il nostro corpo si trasforma, perché gli alimenti che ingeriamo condizionano i valori del sangue”, è il commento del dott. Rossi, che insieme ad Aboca ha messo a punto il Metodo ACPG, acronimo di Alimentazione consapevole del picco glicemico. Un metodo che si basa sulla misurazione della glicemia post-prandiale, ovvero la concentrazione di glucosio nel sangue dopo il pasto.

Inoltre, ogni ricetta presenta una tabella con i valori nutrizionali: proteine, carboidrati, grassi, colesterolo, fibra alimentare, ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) della singola ricetta e le indicazioni su difficoltà, tempi e costi.

Il libro ha una struttura pratica che permette di individuare facilmente idee originali per i diversi pasti: colazione, pranzo, spuntino, cena. Contiene anche ottimi suggerimenti per i pasti da consumare fuori casa. Grazie alla struttura a leggio automontate, può essere tenuto e consultato direttamente sul piano di lavoro della cucina e in caso di necessità può essere pulito con una spugna morbida inumidita.

I libri da leggere per una corretta educazione alimentare

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Spesso siamo convinti di essere preparati sull’educazione alimentare e invece commettiamo molti errori.

Per prima cosa non conosciamo bene il nostro corpo e soprattutto sappiamo poco del funzionamento di alcuni organi, in particolare quelli che contribuiscono ad una buona digestione.

Prima di buttarci nella drastica riduzione di calorie o di una dieta fai da te, è meglio affidarsi a esperti e leggere qualche libro che ci aiuti a conoscere più a fondo noi stessi e il cibo che ingeriamo.

Tre libri molto interessanti che vogliamo segnalarvi sono: “Dalle Calorie alle Molecole”; “Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo”; “L’intestino – il sesto senso del nostro corpo”.

L’autore dei tre volumi per Aboca Edizioni è il dott. Pier Luigi Rossi, medico specialista in Scienze dell’Alimentazione.

Dalle calorie alle molecole” è una valida proposta per superare il vecchio concetto del calcolo delle calorie giornaliere, perché queste, come sostiene il Prof. Pier Luigi Rossi, non esistono. Sono gli alimenti che ingeriamo ogni giorno a dialogare direttamente con le cellule e il nostro patrimonio genetico (DNA).

L’autore, partendo da questo concetto accompagna il lettore in un viaggio alla scoperta del proprio corpo, spiegandone i meccanismi con un linguaggio semplice e fornendo preziosi consigli. Questo libro propone una prospettiva nuova per affrontare il rapporto con il cibo e rappresenta una innovazione per il controllo del peso e di conseguenza per la salute.

Il volume “Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo” è un viaggio di scoperta individuale. Secondo il Prof. Rossi il cibo sulla tavola è uguale per tutti come composizione chimica ma occorre conoscere il proprio “io biologico” per poter scegliere il cibo migliore per la nostra salute e il nostro benessere.

È proprio la composizione degli elementi nutritivi che costituisce gli alimenti che ingeriamo a influenzare in maniera differente il profilo ormonale e il metabolismo di ciascun individuo.

Nel libro “L’intestino – il sesto senso del nostro corpo” il Dottor Rossi illustra come la felicità, la gioia o la tristezza nascano non solo dai condizionamenti psicologici, sociali e affettivi ma anche dalla biologia, correlata alla nutrizione molecolare e al metabolismo cellulare dell’organismo. Mette in luce inoltre il rapporto vitale e sistemico che intercorre fra intestino, microbiota, organo adiposo e cervello ma soprattutto come la salute di questi quattro organi sia sempre strettamente interconnessa.

Sempre in tema di alimentazione e peso corporeo, un valido strumento è il “Metodo dell’Alimentazione consapevole del picco glicemico” (ACPG) ideato e sviluppato da Aboca, healthcare company italiana, insieme al dottor Pier Luigi Rossi.

L’innovativo Metodo, che si basa sulla misurazione della glicemia post-prandiale, ovvero la concentrazione di glucosio nel sangue dopo il pasto, aiuta a scegliere gli alimenti che mantengono bassa la glicemia.

Attraverso la scelta consapevole del giusto cibo quindi è possibile evitare che si verifichino oscillazioni di glicemia troppo brusche durante la giornata e che venga rilasciata un’elevata rilasciata un elevata quantità di insulina, una delle cause dell’aumento della massa grassa e quindi anche dell’aumento di peso.

Per conoscere più dettagli su questo metodo innovativo basta visitare il sito metodoacpg.it.

I vantaggi della dieta flexitariana

Per uno sportivo la dieta è basilare sia per supportare l’allenamento con il giusto carburante sia per nutrire e riparare i muscoli dopo lo sport: oggi scopriamo i vantaggi della dieta flexitariana. Il regime flexitariano si basa su un sistema alimentare vegetariano flessibile che accoglie alla bisogna anche prodotti di derivazione animale.

dieta flexitariana

In questo modo non si rinuncia all’apporto proteico essenziale che sono in grado di garantire gli alimenti di origine animale come la carne o i latticini. Si tratta di un’alimentazione che sfrutta tutti i benefici del vegetarianesimo ma con restrizioni meno rigorose. Si avvicina ad un altro tipo di alimentazione flessibile come il pescetarianesimo che rinuncia alla carne ma non esclude il pescato.

La dieta flexitariana non impone nessuna rinuncia definitiva, come fanno vegetarianesimo e veganesimo. Non si elimina alcun alimento ma si riducono sensibilmente i prodotti di derivazione animale, mantenendoli nella dieta quando se ne sente l’esigenza e solo come accompagnamento saltuario ad altri alimenti che rimangono centrali, come i vegetali e i legumi.

Questo tipo di alimentazione predilige infatti il consumo di alimenti di origine vegetale quali frutta, verdura e legumi. La carne non vi compare come piatto principale ma come alimento complementare rispetto ad un gran numero di altri alimenti che contribuiscono a rendere la dieta sempre diversa e ricca di nutrienti.

A differenza del vegetarianesimo integrale, poi, la dieta flexitariana è decisamente più facile da gestire in occasioni sociali, quando non è facile accedere a piatti privi di carne al ristorante o a casa di chi ci ha invitato a cena. I flexitariani possono scegliere tra una varietà più ampia di piatti e mantenersi quindi più fedeli ad una dieta attenta senza sgarri.

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Bere acqua prima di mangiare aiuta a perdere peso, un nuovo studio

È un consiglio sempre valido, bere acqua prima di mangiare aiuta a raggiungere prima il senso di sazietà. Oggi scopriamo che un nuovo studio dimostra che effettivamente l’abitudine di bere prima di mangiare aiuta anche a perdere peso.

bere acqua prima di mangiare

La nuova ricerca ha indagato le abitudini di 84 persone adulte con problemi di obesità alle quali è stato chiesto di verificare il proprio peso corporeo prima della suddivisione in 2 gruppi. Il primo gruppo ha bevuto 500 ml di acqua 30 minuti prima della collazione, del pranzo e della cena, il secondo gruppo invece doveva solo immaginare di avere lo stomaco pieno prima di cominciare a mangiare.

I risultati hanno dimostrato che dopo due settimane il gruppo a cui è stato richiesto di bere prima dei pasti aveva perso 1,3 chili in più rispetto al gruppo che si limitava ad immaginare il senso di pancia piena subito prima di mangiare.

Questa semplice dimostrazione scientifica non ha fatto che rafforzare la tesi già nota – ma finora supportata da un solo studio – secondo cui bere prima di mangiare è utile quando si segue una dieta o si osserva un regime alimentare controllato per perdere peso e mantenersi in forma. Il senso di sazietà che comporta uno stomaco pieno infatti aiuta a mangiare meno, raggiungendo prima la soddisfazione che di solito arriva al cervello solo dopo un certo periodo di tempo da quando cominciamo a mangiare (talvolta esagerando con le quantità di cibo).

Resta ancora da dimostrare se i risultati raggiunti nel corso dello studio si mantengono nel tempo e se influiscono, com’è probabile che sia, anche fattori come età e genere sessuale. Certo bere acqua prima dei pasti non servirà a farci dimagrire senza un’alimentazione sana e controllata e un po’ di attività fisica, ma aiuterà a moderarsi e nel frattempo garantirà anche l’ottima idratazione dell’organismo.

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Perdere peso: è più importante la dieta o lo sport?

Per perdere peso è più importante la dieta o lo sport? È una domanda che ci poniamo spesso e che non ha una risposta semplice. Entrano in gioco tanti altri fattori oltre alla dieta e all’esercizio fisico, come la qualità degli alimenti che si scelgono, lo stile di vita, le oscillazioni ormonali.

perdere peso dieta

È di pochi giorni fa un articolo del New York Times intitolato “To Lose Weight, Eating Less Is Far More Important Than Exercising More” che non ha dubbi, per perdere peso quello che più conta è l’alimentazione e non lo sport.

È vero se quello che ci interessa è solo veder scendere il numero sulla bilancia. Di solito però vogliamo anche modellare il nostro corpo, migliorare la sua composizione riducendo la massa grassa in favore della massa magra e ritrovare tonicità.

D’altro canto si crede erroneamente che basti fare un’attività fisica per meritarsi qualche vizio in più a tavola nella convinzione che lo sport sia un metodo per bruciare calorie. Eppure lo sport dovrebbe essere uno stile di vita per sentirsi sani e in forma nel proprio corpo e non una giustificazione per concedersi qualche deroga nella dieta.

Il marketing spesso ci fa credere che il numero di calorie che possiamo bruciare in un’ora di sport, specialmente nel caso delle discipline di moda, sia molto più alto di quelle che effettivamente non bruciamo. Inoltre se la qualità dell’alimentazione non prevede tutti i nutrienti necessari al buon funzionamento del corpo lo sport stesso risulta meno efficace.

Dunque sì, un regime dietetico da solo basta a perdere peso ma per farlo nel modo giusto e con risultati apprezzabili e duraturi è importante che alimentazione e sport vadano di pari passo.

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Come perdere 10 kg

Con l’avvicinarsi dell’estate e subito dopo la fine di una festività siamo sempre preoccupati per la forma fisica perduta, quindi ecco qualche consiglio per perdere 10 kg con il giusto approccio. Non ci illudiamo, servono impegno, determinazione e buona volontà ma non è un’impresa disperata.

perdere 10 kg

Chiedi aiuto

L’allenamento intenso da solo non basta, ci vuole un aiuto dall’alimentazione, ma le diete fai da te sono sempre inefficaci a lungo termine. I chili persi tornando con il famigerato effetto yo-yo. Chiedere l’aiuto di uno specialista fa la differenza, ma può bastare anche l’incoraggiamento di una persona cara o di un gruppo di sostegno con cui confrontarsi sui pasti e darsi la spinta reciproca a non mollare.

Senza fretta

Dieci chili non si perdono in un mese, non in maniera sana e duratura. Non abbiate fretta, non seguite diete troppo drastiche, date al corpo il tempo di reagire. Perdere peso troppo velocemente significa riprenderlo in breve tempo.

Scegli il pesce

È perfetto per chi vuole dimagrire senza rinunciare al gusto. Ha poche calorie, è ricco di omega 3 e proteine nobili, accontenta il palato e si può preparare in decine di modi diversi oltre a consentire di scegliere sempre un piatto nuovo con la varietà che offre.

Via i grassi cattivi

Da evitare i grassi idrogenati, nemici giurati di ogni dieta e della salute. Da preferire i grassi sani come l’olio d’oliva extravergine e la frutta secca. Ricordate, non vanno eliminati totalmente, ma solo scelti di qualità.

Comincia a fare sport

Muoversi è lo strumento più efficace per bruciare calorie e perdere peso. Se non avete tempo per una disciplina specifica o per la palestra muovetevi quando potete: facendo le scale, camminando a piedi, ballando da soli dentro casa mentre vi preparate per uscire. Mezz’ora al giorno, con costanza, fa la differenza.

Occhio al frigo e alla spesa

Se volete perdere peso eliminate da frigo, dispensa e lista della spesa ogni tentazione. Comprate e tenete in casa solo alimenti sani. Non andate a fare la spesa a stomaco vuoto, per esempio prima di cena, perché sarà più facile cadere in tentazione.

Non saltare i pasti

Saltare i pasti non compensa uno sgarro, è invece deleterio. Al pasto seguente arriveremo affamati e il corpo entrerà nella cosiddetta modalità carestia, immagazzinando grassi.

Piramide alimentare

Fate una colazione nutriente, non appesantitevi a pranzo e restate leggeri la sera. Il corpo ha più bisogno d’energia al mattino, la mente resta più lucida se a pranzo non vi appesantite e la sera non è necessario dare al corpo ulteriori calorie prima del riposo.

Attenzione alle bevande

Molte bevande sono addizionate di zuccheri, al bando quindi tutte le bibite gassate. Attenzione anche agli alcolici che forniscono calorie vuote, cioè prive di nutrienti ma che pesano sul bilancio finale della giornata.

Tanta frutta, tantissima verdura

Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, secondo le indicazioni della dieta mediterranea, saziano lo stomaco, soddisfano il palato e rallegrano la vista. Abusatene.

Attenzione ai prodotti light

I prodotti light non sempre sono amici della dieta quindi leggete con cura l’etichetta e imparate a distinguere. A volte le calorie restano identiche tra un prodotto light e uno normale, cambiano solo le percentuali di zuccheri e grassi. Inoltre si rischia di esagerare con le porzioni pensando che un prodotto light pesi meno nel conteggio calorico complessivo.

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Dieta mediterranea in pericolo

La dieta mediterranea è in pericolo e questo, secondo un articolo del Corriere è causato dalle condizioni meteo che in questi ultimi tempi è apparso decisamente “strano”; dall’olio di oliva agli agrumi al miele al vino fino al pomodoro da conserva e alle castagne. A dimostrarsi preoccuopata è stata Coldiretti che ha lanciato un vero e proprio allarme che parla di una misera vendemmia e anche del pomodoro da conserva la cui produzione “è rimasta in linea solo grazie a un aumento delle superfici coltivate”.

Perdere peso è un fatto emotivo

Riuscire a perdere peso non è affatto facile: a volte si rischia di seguire una (o più) dieta sbagliata col risultato di perdere solo tempo. Quindi cosa fare? Arrendersi? No, mai! Piuttosto dovremmo cercare di capire se quando si parla di cibo siamo insaziabili, compulsivi oppure emotivi. Già, secondo i risultati di uno studio condotto da Susan Jebb, dell’Università di Oxford, esperta in nutrizione, e dal genetista Giles Yeo, dell’Università di Cambridge a seconda del gruppo cui si appartiene andrà scelta la dieta migliore per perdere peso.

Dieta vegana? Un giorno alla settimana

Per aiutare e salvare l’ambiente basta un giorno alla settimana di dieta vegana; questo almeno secondo alcuni calcoli elaborati dalla Lav. Sembra che in questo modo si potrebbe risparmiare la vita di 12 milioni di animali, pesci esclusi; ecco quindi la nascita del Mercoledì Veg.

Veniamo a qualche dato. Mille persone che per un anno seguono la dieta vegana per un giorno a settimana, salvano la vita a 5.000 polli o a 52mila platesse; un giorno vegano alla settimana, moltiplicato per quanti sono gli italiani, risparmierebbe quanto le emissioni di Co2 che vengfono prodotte da 1 miliardo e 600 milioni di km percorsi da un Suv.

Dimagrire respirando

Dimagrire respirando! Pare che per dimagrire e quindi perdere peso basta respirare; a dirlo sono alcuni ricercatori dell’University of New South Wales, in Australia che hanno redatto un rapporto in cu spiegano che il grasso corporeo viene espulso essenzialmente dai polmoni. Il grasso si rompe in carbonio, ossigeno e idrogeno; quest’ultimo che è il più leggero si combina con l’ossigeno per produrre acqua. I tre elementi costituiscono i mattoni fondamentali della materia vivente; questo spiega perchè l’esercizio fisico aiuta le persone a dimagreire; si accelera la respirazione: più si respira e più si perde il carbonio. Si perde peso anche mentre si guarda la tv!