Addominali in forma per correre meglio

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La corsa è l’attività fisica più pratica e una delle più antiche. Il suo successo è dovuto alla semplicità, ai numerosi benefici e le pochissime controindicazioni: un’attività adatta a tutti che non richiede altro che una tenuta comoda ed un paio di scarpe. Per migliorare la propria andatura, ottenere migliori risultati e prevenire gli infortuni, bisogna lavorare anche sugli addominali.

Migliori performance, un andatura sicura ed una postura corretta sono elementi essenziali sia per chi pratica la corsa a livello amatoriale, sia per chi, invece, si dedica con costanza ed impegno a questo sport prendendo parte alle varie competizioni. Sia che si tratti di corsa in velocità che di maratona, quindi su lunghe distanze, non basta avere delle gambe in forma, ma è essenziale lavorare anche sulla zona addominale che è coinvolta nel movimento.

Ecco come intervengono gli addominali durante la corsa:

– quando si corre in velocità, allungando la falcata ed accelerando il passo, sono stimolati sopratutto gli addominali della parte bassa del corpo, come il trasverso ed il retto dell’addome, coinvolgendo anche la spalla. Più questi muscoli sono forti e resistenti, più possibilità ha il corpo di incrementare la velocità durante la corsa;

– nei tratti in salita, invece, viene stimolata sopratutto la parte bassa del corpo e dell’addome che comprende le pelvi che, a loro volta, sono direttamente collegate con le gambe. E’ importante quindi avere addominali forti per consentire alle gambe di eseguire con minor sforzo ed in maniera più performante lo sforzo della salita;

– nella discesa, invece, le gambe e le ginocchia devono sopportare il peso del corpo. In questo caso, il lavoro congiunto di glutei ed addome permette di controllare il movimento ed avere un’andatura corretta che aiuta a prevenire traumi e fatica, ma che permette anche di incrementare la velocità;

– per resistere fino alla fine della corsa: anche in questo caso vengon coinvolti i muscoli dell’area addominale con un parziale coinvolgimento degli stabilizzatori della colonna poichè, per finire la corsa, è necessario mantenere una postura corretta che consente di tenere il ritmo, anche sotto sforzo, riducendo la sensazione di fatica;

– per gli spostamenti laterali: può capitare di dover schivare un fosso, dell’acqua, un oggetto o anche farsi spazio tra altre persone. Tutti questo movimenti sul piano laterale sono controllati anche dagi muscoli obliqui dell’addome. Se questi sono forti e stabili, si può schivare l’ostacolo senza rallentare e senza perdere l’equilibrio, movenze impossibili, invece, e ch etendono a scaricare il lavoro su gambe ed articolazioni, se l’area dell’addome è debole.

Se quando si corre si sente dolore alle gambe, in assenza di traumi e problematiche, può essere sia un problema di scarpe, che devono essere specifiche, ma anche di debolezza addominale. Meglio prevedere un lavoro specifico o dedicarsi al Pilates.

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