Swimtrekking, “viaggiare nell’ acqua”

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Swimtrekking è uno sport acquatico che si definisce come un “viaggio nell’acqua”. La particolarità di questa disciplina, infatti, è quella di recuperare il rapporto del corpo con l’acqua e migliorare la propria acquaticità per affinare lo scivolamento e lo sforzo. L’obiettivo, inoltre, è anche quello di far vivere a chi lo pratica una nuova esperienza di nuoto, diversa da quella praticata in piscina, che include anche qualche nuotata in situazioni più estreme, come in correnti o cascate. Tanti i benefici per il corpo e la mente.

Lo swimtrekking unisce i numerosi benefici del nuoto sotto il profilo scheletrico e muscolare ad un maggior impegno  cardio-respiratorio e cardio-circolatorio. La concentrazione sulle proprie capacità natatorie ed affrontare situazioni più impegnative permette anche di migliorare la concentrazione e rafforzare l’autostima. Chi pratica questo sport, infatti, si trova spesso a percorrere diversi percorsi nelle acque del mare, fiumi o laghi,  da un minimo di 2 metri ad un massimo di 50 metri dalla costa e su fondali fino a 10mt di profondità.

Per praticare lo swimtrekking è necessario aver una buona dimestichezza con l’acqua e saper almeno nuotare a stile libero e a dorso. Durante l’escursione è previsto un equipaggiamento specifico: muta senza maniche, di lycra,  maschera e boccaglio, pinne ed un apposito zainetto galleggiante impermeabile che serve per portarsi dietro utensili ed eventuali viveri.  Prima di avventurarsi nelle acque aperte però, è previsto un periodo di training praticato in vasche e piscine. Inoltre, si possono seguire percorsi già tracciati, magari con la guida degli esperti, oppure scegliere autonomamente il proprio “viaggio in mare”.

Per maggiori informazioni e per partecipare ai corsi  si può consultare il sito ufficiale dello swimtrekking.

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