L’allenamento adatto al proprio biotipo

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Ogni individuo è unico: ciascuna persona, infatti, è caratterizzata da alcuni elementi precisi, come quelli morfologici, anatomici, funzionali e metabolici, che variano di soggetto in soggetto. Questi fattori sono di fondamentale importanza per programmare in modo efficiente l’allenamento e raggiungere gli obiettivi previsti.

Secondo alcune tradizioni antiche, che affondano le radici nell’ Ayurveda ed altre metodologie orientali, ogni persona appartiene ad un determinato biotipo, ovvero un termine che deriva dalle parole greche Bios (vita) e Tupos (impronta), e che indica la comunanza di alcune caratteristiche fisiche e, proprio per questo, non esiste un allenamento valido per tutti, ma è necessario programmare le attività fisiche in base alla tipologia di soggetto, sia esso ginoide o androide.

Le due principali categorie, dette somatipi, riuscono elementi morfologici, metabolici, anatomici e funzionali, ed è abbastanza semplice capire se si rientra in una o nell’altra categoria valutando alcuni fattori specifici: il tipo ginoide tende ad accumulare il grasso nella zona inferiore del corpo e solitamente è caratterizzato anche da un maggiore sviluppo delle articolazioni del bacino e degli arti inferiori che, così, appaino più grossi rispetto spalle e braccia ed ha un fisico che spesso viene definito ” a pera” per la sua forma. Al di là dell’aspetto estetico, però, il ginoide ha anche maggiori problemi di circolazione, che spesso di traducono in ritenzione idrica e cellulite. All’opposto, invece, si colloca il tipo androide che si distingue per la struttura normolinea o longilinea e la tendenza ad accumulare il grasso, invece, nella zona addominale e superiore del corpo, caratteristica che espone al rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.

Ogni tipologia ha una diversa capacità di reazione agli ormoni e così, mentre il ginoide ha più difficoltà a bruciare i grassi accumulati, l’androide invece li produce con più semplicità e spesso ha livelli di insulina più alti. Poichè le risposte ormonali variano anche in base al periodo della giornata, un allenamento efficace dovrebbe tener presente del genotipo ed individuare la tipologia di esercizi più adatti e le ore più indicate per eseguirli.

Il tipo ginoide, che è più sensibile agli estrogeni, dovrebbe allenarsi quando il testosterone raggiunge dei livelli alti, contrastando il cortisolo, preferendo esercizi capillarizzanti con un alto numero di ripetizioni, ovvero adatti a rivitalizzare la circolazione degli arti inferiori. Si quindi ad attività di tipo aerobico per bruciare i grassi, come il circuit training, ma anche esercizi per la tonificazione muscolare e con i pesi per aumentare la muscolatura nella zona superiore del corpo. Le sessioni di allenamento, che dovrebbero durare circa un’ora, dovrebbero essere eseguite al mattino, quando i livelli di glicemia sono bassi e l’organismo è costretto ad attingere le energie dalle riserve di grasso accumulate.

Il tipo androide solitamente vanta una buona risposta all’attività fisica e, in questo caso, sono da consigliare 3 sedute settimanali, ciascuna da 30/40 minuti, con attività diverse che prevedano fasi aerobiche e di tonificazione ad alta e bassa intensità. Al contrario dell’altro somatipo, è preferibile dedicarsi alle attività aerobiche nelle ore serali e preferire il mattino ed il primo pomeriggio per la pratica di esercizi anaerobici.


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