Fitness e superallenamento

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Ci sono persone che non riescono a ritagliarsi neppure un’ora alla settimana per la cura della propria forma fisica e ce ne sono altre che invece esagerano con l’attività fisica, dedicando fin troppo tempo alla cura della muscolatura.

Ma è proprio così? Esiste il termine “troppo” quando si tratta di quantificare il tempo trascorso in palestra o dedicandosi al proprio sport preferito? Ebbene si e le conseguenze negative possono assumere anche un certo rilievo per la salute dell’organismo.

Stiamo parlando di una vera e propria sindrome molto comune tra gli sportivi, il cosiddetto superallenamento (o sovrallenamento che dir si voglia), da non sottovalutare se non si vogliono correre inutili rischi.

Diverse sono le cause che possono portare al superallemento, prima fra tutte un esercizio eccessivo in determinate situazioni (pensiamo a quando entriamo in una palestra per la prima volta e vogliamo raggiungere i nostri obiettivi in tutta fretta). Ma un problema di questo tipo può essere causato anche da un riposo insufficiente tra una seduta e l’altra o da disturbi legati al sonno, che non permettono di dormire per abbastanza ore, o ancora da uno stato di salute non perfetto.

Per riconoscere la sindrome ci sono una serie di parametri ben definiti, quali ad esempio l’aumento del battito cardiaco in condizioni di riposo, la perdita di appetito (e, di conseguenza, di peso), l’apatia e l’indolenzimento muscolare per un periodo continuato.

Generalmente di fronte a certi sintomi si tende ad abbandonare l’attività fisica, ma non è necessario staccare completamente la spina. La terapia ideale per superare il momento critico è quella che prevede un riposo di una-due settimane, per poi riprendere i consueti esercizi. L’unica accortezza da usare è quella di dosare nel modo giusto la fatica e non sottoporsi mai a carichi esagerati per la propria muscolatura. Una buona alimentazione ed un periodo di sonno sufficientemente lungo faranno il resto, tenendovi al riparo dal rischio di superallenamento.

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