La dieta vegetariana e i vegani

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La dieta vegetariana viene seguita per convinzioni che possono essere religiose, filosofiche, ecologiche o salutistiche. Il vegetariano elimina: carni, pesci, crostacei, molluschi, lardo e persino formaggi prodotti con cagli animale. Tra quelle seguite, le principali diete vegetariane sono:

  • le diete vegane: escludono tutti gli alimenti di origine animale, compresi latte e yogurt, uova e miele;
  •  le diete latto – vegetariane: prevedono il consumo di alimenti di origine vegetale e di prodotti caseari;
  • le diete latto-ovo-vegetariane: prevedono il consumo di alimenti di origine vegetale, di prodotti caseari e uova, che non siano fecondate;
  • le diete vegane restrittive: ancora più selettive, consentono solo il consumo di pochi alimenti di origine vegetale ( tra queste vi sono le diete macrobiotiche).

 I vantaggi della dieta vegetariana:

  • un minor rischio di sovrappeso ed obesità;
  • una pressione arteriosa più bassa, per l’assunzione di un minor quantitativo di sodio;
  • un minor rischio di diabete di tipo II;
  • un ridotto rischio di diverticoliti e tumori intestinali, quali  tumore del colon e di altri tratti del tubo digerente;
  • un miglior controllo dei livelli di colesterolo totale e colesterolo LDL;
  • un buon apporto di vitamine antiossidanti A, C ed E, e altri fattori protettivi contro tumori, malattie cronico degenerative e cardiovascolari.

Il rischio che si corre affidandosi alla dieta vegetariana, invece, è quello di avere dei deficit nutrizionali (soprattutto nelle diete vegane restrittive), non riuscendo a garantire il giusto:

  1. apporto proteico. Infatti, il valore biologico delle proteine è alto per le proteine di origine animale ed è basso per le proteine di origine vegetale. Inoltre, bisogna tener conto che l’assorbimento delle proteine vegetali è inferiore a quello delle proteine animali (80-85% vs 95%). Quindi, bisogna prestare attenzione nell’associare i piatti per mantenere l’equilibrio degli amminoacidi essenziali (es. pasta e fagioli);
  2. apporto di micronutrienti. La carne rappresenta una fonte importante di ferro, il rischio di anemia esiste per tutte le diete vegetariane, in quanto l’assorbimento del ferro contenuto nei legumi, nei cereali e nei vegetali a foglia verde è ostacolato per la presenza di fitati e ossalati. Inoltre, con le diete vegetariane è facile avere carenza di vit. B12, che può portare a deficit del fattore intrinseco,  gastrite atrofica e alterazioni del sistema nervoso.  Le principali fonti della vit. B12 sono, infatti, di origine animale: fegato, molluschi, pesci, carne, uova, latte e derivati;
  3. apporto energetico. Tutti i tipi di diete vegetariane possono esporre l’individuo ad un deficit energetico protratto, soprattutto nei periodi di stress, gravidanza e allattamento, oltre che nei bambini, negli adolescenti e negli anziani.

Da tutto questo si può affermare che tale dieta potrebbe risultare benefica e positiva per la salute se però seguita da un esperto in grado di garantire tutti i principi nutritivi necessari al corretto funzionamento del corpo.

3 commenti su “La dieta vegetariana e i vegani”

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