La dieta macrobiotica funziona davvero?

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La dieta macrobiotica venne ideata nel secolo scorso da una studente giapponese, convinto di essere guarito dalla tubercolosi grazie ad un regime alimentare fondato sui principi della medicina orientale. Il vero boom della dieta si ebbe però dopo la seconda guerra mondiale, quando – esportata negli Stati Uniti – diventò un vero e proprio cult per un’intera generazione, resistendo fino ai giorni nostri.

Ma in cosa consiste? Cominciamo col dire che la dieta macrobiotica pone le sue basi sull’equilibrio tra l’energia Yin e l’energia Yang, contenute nei vari alimenti, le quali devono trovare la giusta armonia anche all’interno del nostro organismo.

Per dirla in termini pratici, esistono cibi Yin e cibi Yang, da assumere nella giusta dose e seguendo determinate regole di cottura, affinché trovino il giusto equilibrio ed aiutino a vivere meglio. Cosa consiglia e cosa vieta la dieta di tipo macrobiotico?

E’ assolutamente esclusa l’assunzione di prodotti trattati o raffinati, come ad esempio lo zucchero bianco; niente carne, grassi animali, salumi, bibite, alcol, caffè, miele e frutti tropicali; da evitare anche le uova, il latte ed i latticini. Insomma, cosa resta?

Restano i cereali, vale a dire riso, orzo, miglio, avena, frumento, segale, mais e grano saraceno, così come le verdure sia fresche che cotte, i legumi, la frutta ed alcuni condimenti naturali, quali ad esempio il sale marino integrale, l’olio di oliva ed alcuni semi spremuti a secco.

Ed ora veniamo alla domanda del titolo: la dieta macrobiotica funziona davvero? Lo scopo dell’ideatore era quello di dimostrare che aiuta a combattere certi tipi di malattie, sebbene non ci siano conferme di tipo scientifico. Vero è che gli alimenti “consentiti” aiutano a prevenire determinate patologie, ma è vero anche che tale alimentazione crea degli squilibri notevoli per la totale assenza di determinate categorie di alimenti. Di sicuro un regime di questo tipo aiuta a dimagrire, ma c’è un forte rischio di sbilanciare il metabolismo.

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