Otite del nuotatore: cause, sintomi e fattori di rischio

Lofarma otite

 

Gli appassionati degli sport acquatici devono prestare molta attenzione all’otite del nuotatore: si tratta di una patologia ed infezione dell’apparato uditivo che colpisce nel periodo estivo a seguito dell’esposizione più frequente all’acqua del mare o della piscina. Scopriamo quali sono le cause, i sintomi e i fattori di rischio dell’otite del nuotatore. 

Otite del nuotatore: cause

L’otite del nuotatore o otite esterna è una patologia dovuta ad infezioni virali, erpetiche, batteriche e micotiche. Più spesso, l’otite del nuotatore è conseguenza di eczemi o di otiti medie purulente.

La causa dell’otite del nuotatore risiede nel fatto che all’interno dell’acqua della piscina, oltre al cloro, è presente una certa quantità di batteri. Basta un tuffo in acqua ed il contatto del padiglione auricolare con una colonia di questi batteri per cagionare la comparsa dell’infiammazione o dell’infezione che colpisce il canale esterno dell’orecchio. 

L’otite del nuotatore può essere contratta anche a seguito dei frequenti lavaggi dell’orecchio con detergenti aggressivi: shampoo, saponi, doccia schiuma, che possono entrare nel condotto uditivo e cagionare prurito ed infezioni. 

Otite del nuotatore: quali sono i sintomi? 

Il principale sintomo dell’otite del nuotatore o dell’otite esterna è il fastidioso prurito dell’orecchio, che può precedere la comparsa del forte dolore, il quale può acuirsi durante la masticazione. È possibile che compaia anche la sensazione dell’orecchio tappato e la febbre. Esternamente è possibile notare un grande eritema dell’epidermide lesionata, con la fuoriuscita di materiale purulento. Dopo 2 giorni, si presentano i sintomi nella fase acuta dell’infiammazione. 

Otite del nuotatore: quali sono i rimedi? 

Ci sono dei rimedi che consentono di accelerare il processo di guarigione dell’otite del nuotatore. È bene non inserire nulla nell’orecchio come cotton-fioc o auricolari; utilizzare una soluzione salina e disinfettare l’orecchio; evitare di bagnarlo ed evitare di andare a nuotare. A seconda della gravità dei sintomi, è buon consiglio consultare il proprio medico curante.

Otite del nuotatore: quali sono i fattori di rischio? 

I fattori di rischio che possono aumentare la comparsa dell’otite del nuotatore o dell’otite esterna sono: 

  • continui bagni in piscina: la ripetuta esposizione all’acqua può lesionare il canale uditivo esterno rendendo la zona più soggetta ad attacchi batterici, 
  • assenza di cerume, che è una sostanza naturale che aiuta a proteggere l’orecchio e il canale uditivo,
  • temperatura e umidità elevate,
  • traumi locali, che possono essere causati da una scorretta pulizia delle orecchie, 
  • otite media,
  • lavaggio dell’orecchio con detergenti aggressivi. 

Otite del nuotatore: come prevenire e curare l’otite esterna?

Per i soggetti sportivi è consigliabile proteggere sempre la cute delle tue orecchie prima di esporti al contatto prolungato con l’acqua e per scongiurare l’attecchimento dei batteri all’interno del canale uditivo.

Prima di entrare in acqua è bene utilizzare un preparato oleoso contro l’otite del nuotatore. AudiolSwim®, soluzione otologica distribuita in Italia da Lofarma S.p.A, è una perfetta soluzione per prevenire l’insorgenza di questa patologia.

AudiolSwim® è uno spray dall’azione preventiva che crea una barriera resistente all’acqua grazie ad una miscela di olio di Tea Tree e di olio di oliva. Si tratta di una soluzione otologica adatta a adulti e bambini che frequentano mare e piscina e a chi svolge attività di immersione e apneismo. 

Otite esterna: cause, sintomi e cura

Otite esterna

Con l’arrivo della stagione primaverile e del clima mite torna la voglia di tornare in piscina e di concedersi qualche tuffo in mare. Questa abitudine consente di rinfrescarsi, ma può essere una minaccia alle nostre orecchie.

Gli amanti degli sport acquatici possono rischiare il ristagno dell’acqua all’interno dell’orecchio e ciò può scatenare la comparsa di un’infiammazione.

L’otite esterna o otite del nuotatore è un’infiammazione del condotto uditivo esterno, il canale che mette in comunicazione il padiglione auricolare e il timpano. L’otite del nuotatore è conseguenza di otiti medie, di eczemi e dell’annidamento di batteri e virus.

Otite esterna: quali sono le cause?

Tra le principali cause dell’otite esterna c’è il ristagno dell’acqua all’interno dell’orecchio ed al clima caldo-umido che favorisce la proliferazione di batteri che possono annidarsi e cagionare infezioni virali.

Anche una pulizia troppo aggressiva può contribuire all’indebolimento delle difese naturali ed al più facile accesso per i batteri di colonizzare e proliferare all’interno dell’apparato uditivo. Infatti, i piccoli peletti che rivestono il condotto uditivo assolvono ad una funzione di protezione.

Il cerume presente all’interno del condotto uditivo non dovrebbe essere rimosso completamente visto che espleta una funzione protettiva. La presenza del cerume all’interno del condotto uditivo non deve essere considerata come sinonimo di scarsa igiene. È quanto consigliano gli otorini. Anche un uso scorretto dei bastoncini di cotone può causare la comparsa dell’otite del nuotatore.

Otite del nuotatore: quali sono i sintomi?

I sintomi dell’otite del nuotatore sono ascrivibili ai seguenti:

  • otalgia (mal di orecchio)
  • prurito
  • perdita di equilibrio
  • nausea
  • vertigini
  • fischi e ronzio
  • febbre
  • alterazione dell’udito.

Otite esterna: quali sono i fattori di rischio?

L’insorgenza dell’otite del nuotatore può dipendere anche da altri fattori di rischio, tra cui:

  • carenza delle vitamine,
  • trattamento con farmaci chemioterapici o cortisonici
  • utilizzo di saponi con ph superiore a quello della nostra pelle
  • presenza di patologie sistemiche come diabete ed anemia.

Otite esterna: come si cura?

L’otite esterna può guarire spontaneamente nell’arco di pochi giorni senza necessità di cure antibiotiche. Essendo un’infezione di origine batterica dell’orecchio esterno, l’otite del nuotatore può essere curata con la somministrazione degli antibiotici (locale o sistemica, in base alla gravità della situazione) e degli antinfiammatori, che consentono di attenuare il dolore. Il trattamento con i farmaci può essere eseguito almeno 8 giorni. Nel caso in cui l’infezione persista è bene consultare uno specialista.

Otite esterna: come prevenire l’infezione?

Per prevenire l’otite esterna è bene evitare un’eccessiva igienizzazione del condotto uditivo. Inoltre, è bene evitare il contatto con l’acqua durante il bagno al mare e in piscina.

Per la prevenzione di questo fastidioso problema, c’è AudiolSwim®,  distribuita in Italia da Lofarma S.p.A. Si tratta di una soluzione otologica spray, che crea una barriera protettiva resistente all’acqua. È composto da olio di oliva  e una miscela di olio di Tea  Tree (Melaleuca alternifolia); può essere usato anche dai bambini è può essere usato in piscina, al mare o anche semplicemente sotto la doccia.

Viaggio Tibet: cosa vedere e come organizzarlo?

Come organizzare un viaggio in Tibet? A chi rivolgersi? Se il tuo sogno è quello di partire alla scoperta del Tibet, non devi fare altro che continuare a leggere questa guida e scoprirai tante interessanti informazioni utili per organizzare un tour alla scoperta del meraviglioso Tibet.

Viaggio in Tibet: Cosa vedere ed esplorare?

Cosa vedere e cosa esplorare? Il Tibet è una terra ricca di bellezze paesaggistiche tutte da scoprire e da ammirare.

Situato sul lato della Marpo Ri, a nord-ovest della città di Lhasa, il Palazzo Potala è residenza del Dalai Lama, soprannominato “palazzo dell’arte“, centro teocratico del Tibet e Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

Tibet5

Meta d’obbligo è il Lago Namtso, il secondo lago di acqua salata più grande della Cina, che si trova a un’altitudine di 4718 metri. È considerato un lago sacro per il Buddhismo tibetano.

Tibet6

Il Grand Canyon di Yarlung Tsangpo è uno dei più suggestivi e belli di tutto il Paese: la sua profondità media è di 2.268 m, con un’estensione di 505 km, è caratterizzato da un clima molto umido ed una grande varietà di flora e fauna.

 

Nel remoto Tibet Occidentale è geolocalizzato il Monte Kailash, uno dei monti sacri della regione, che rappresenta per la cultura buddista il centro del mondo.

Viaggio in Tibet: come organizzarlo?

Mirabile Tibet è un’associazione che offre a tutti appassionati la possibilità di viaggiare e di esplorare questa meravigliosa regione, che rappresenta meta di notevole interesse per una gran varietà di turisti italiani.

Il Tibet include infatti numerosi luoghi di elevato interesse storico-artistico, nonché una cultura degna di nota. Nel viaggio, che sarà organizzato nel corrente mese di luglio, oltre agli appassionati alla storia del Tibet, parteciperanno anche dei popolari Influencer. Dunque, si tratterà non solo di un viaggio all’insegna della cultura e della conoscenza, ma anche all’insegna del divertimento.

Associazione Mirabile Tibet: cos’è?

Si tratta di un’associazione 100% italiana che può essere considerata come una vera e propria community degli appassionati alla cultura e alla storia tibetana. Non a caso, in ben 3 anni è riuscita a promuovere la conoscenza delle tradizioni e del folklore tibetano.

Mirabile Tibet si è costituita ufficialmente come associazione culturale soltanto nell’ultimo periodo e ha deciso di festeggiare questo storico evento organizzando un viaggio ed un tour alla scoperta di queste straordinarie terre lontane.

I 4 influencer che accompagneranno lo staff sono Daniela Vietri, Paolo Balsamo, Mattia Bonavida e Sabrina Musco. Si tratta di nomi già noti, molto seguiti sui social media! Questo viaggio in Tibet promette quindi di essere non solo ricco di emozioni e di conoscenze, ma anche di tantissimo divertimento.

Viaggio in Tibet: quando partire?

Il viaggio organizzato dall’Associazione Mirabile Tibet è programmato dal 18 al 27 luglio e sarà una di quelle avventure turistiche che ti permetteranno di scoprire ed esplorare dal vivo le bellezze del Tibet. Il viaggio offre a tutti gli interessati una possibilità più unica che rara, per questo è una valida occasione per conoscere più da vicino questa straordinaria regione ricca di storia, folclore, tradizioni, etc. Prenota anche tu il tuo prossimo viaggio in Tibet!

 

Fitness e divertimento: ecco una versione particolare del pilates

fitness e divertimento pilates

Fare attività fisica in maniera diversa, senza cadere nel banale. Come ad esempio riuscire a svolgere dei movimenti complessi mentre si è sospesi in aria. Insomma, fitness certamente, ma anche un po’ di divertimento. L’obiettivo, in fin dei conti, è quello di restare in forma e si può raggiungere tramite diverse vie. Quella a cui stiamo facendo riferimento prende il nome di antigravity pilates. Per chi non lo conoscesse, si può considerare come una delle versioni più diffuse e apprezzate al momento di pilates.

Alla scoperta di questa nuova variante di pilates

Dimagrire il proprio peso rimettendosi in forma e fare fitness sono possibilità che vanno bene per tutti, ma esistono delle discipline che certamente non possono essere nemmeno prese in considerazione da chi è alle prime armi. Ebbene, l’antigravity pilates va benissimo anche per i principianti, dal momento che va ad associare degli esercizi del classico pilates con altri che fanno parte dello yoga e del fitness. In che modo? Facendo leva sulla mancanza di gravità. Si tratta di un allenamento completo, in virtù del fatto che fa lavorare ogni gruppo muscolare del corpo umano. Una disciplina che, quindi, non ha controindicazioni, visto che il solo peso che viene sollevato è quello naturale, ovvero del proprio corpo.

Accessori da palestra? Con l’Antigravity pilates non ne servono tanti

Una delle principali peculiarità di questa versione del pilates è senz’altro quella di sfruttare delle altalene di stoffa, su cui poi devono essere portati a termine i vari esercizi. Quindi, queste altalene di stoffe si possono considerare il solo tra gli accessori da palestra più diffusi, come quelli di Technogym.com, che effettivamente sono necessari per poter svolgere correttamente questa particolare disciplina. Tramite questi specifici supporti, infatti, il benessere che ne deriverà per le articolazioni e anche per la colonna vertebrale sarà importante. Ecco spiegato il motivo per cui questa variante del pilates viene suggerita a tutti coloro che passano ore e ore davanti al computer in ufficio, oppure che fanno altri tipi di lavoro sedentari. Stesso discorso per tutti coloro che hanno bisogno di perdere qualche chilo, oppure necessitano di un miglioramento della postura.

IsayData: trionfo francese anche sui social, ma Cristiano Ronaldo rimane il re

È la Francia a trionfare nell’edizione 2018 dei Mondiali di Calcio di Russia, appena terminati. Una vittoria schiacciante in finale, 4-1, che ha piegato la resistenza della Croazia, capace comunque di mettere in ansia più volte la retroguardia transalpina nella prima frazione di gioco.

In realtà, si è giocato anche un altro Mondiale parallelo, ovvero quello sui social network. IsayData ha provveduto ad effettuare un’approfondita ricerca delle principali piattaforme (Instagram, Facebook e Twitter), trovando statistiche particolarmente interessanti. Ad esempio, l’undici Mondiale dei calciatori con il maggior numero di follower. I dati successivi alla finale non hanno cambiato di una virgola la graduatoria, con Cristiano Ronaldo che guida il gruppo dall’alto dei suoi 331 milioni di fan, seguito a ruota da Neymar e Messi (che non ha un profilo Twitter).

E la top 11 dei calciatori emergenti, che hanno meno di 25 anni?  Guida ovviamente il campioncino francese Mbappé, che ha avuto un aumento di follower impressionante (+77% su Facebook) nel corso del Mondiale, anche se l’under 25 con più follower è Paulo Dybala (23 milioni di fan).

Interessante anche la statistica “Top 5 continente” per fan complessivi. In Sudamerica Neymar ha la meglio su Messi, mentre nel Resto del Mondo (esclusa l’Europa) i messicani Giovani Dos Santos e Layun sono i più seguiti, con una menzione speciale anche per il nipponico Kagawa.

Chi ha avuto la crescita di follower maggiore durante questi ultimi Mondiali? Dal punto di vista percentuale è stato Mbappé (+77%), mentre i dati assoluti premiano Messi (+412,9 k di fan) e Cristiano Ronaldo per quanto riguarda le interazioni (8,047 M).

Infine, uno sguardo all’andamento sui social anche degli sponsor tecnici: i protagonisti sono stati indubbiamente Nike e Adidas, presenti con 8 e 5 squadre, mentre in classifica c’è anche Puma (con 2 squadre) e Hummel con una Nazionale.

Corea del Nord e l’incontro con la Corea del Sud: primo passo verso un riavvicinamento?

Nel corso delle ultime settimane, in tema di politica estera, non si fa che parlare dello storico riavvicinamento tra Corea del Nord e Corea del Sud in relazione alle ultime Olimpiadi invernali in corso di svolgimento a PyeongChange. Una delegazione della Corea del Nord, infatti, si è presentata ai giochi olimpici per un incontro che si può definire veramente storico. L’obiettivo è quello di abbattere quel gelo tra i due paesi che ormai permane da decenni.

Ebbene, in seguito ai primi tentativi di riavvicinamento, quanto successo potrebbe essere davvero visto come il primo passo verso un periodo di distensione nei rapporti. Negli ultimi due anni la situazione è sempre stata molto critica, senza contare che, almeno dal punto di vista teorico, la guerra tra i due Stati confinanti dura da più di 65 anni.

Il “telefono rosso”, il solo mezzo di comunicazione tra Corea del Nord e Corea del Sud adesso sembra essere tornato a squillare. Adesso è stata la volta di scambi di vari documenti, ma c’è una fiaccola di speranza che questo possa essere il passo giusto verso un miglioramento dei rapporti.

Gli analisti, però, suggeriscono di andarci con i piedi di piombo, dal momento che il leader nordcoreano Kim Jong-un non ha alcuna intenzione di lasciar perdere le esercitazioni balistiche provocatorie e a breve potrebbe di fatto provvedere al lancio di un ulteriore missile. Tra le varie ipotesi, c’è anche quella secondo cui Kim Jong-un starebbe cercando di ingraziarsi la Corea del Sud, per rendere più debole il fronte americano.

Insomma, se è vero che i rapporti tra Corea del Nord e Corea del Sud potrebbe ben presto essere più distesi, non è altrettanto sicuro che tutto ciò potrebbe risolvere anche la situazione di crisi che il governo nordcoreano ha nei confronti degli Usa. Il Centrodestra e anche l’on. Fabrizio Bertot sono chiaramente preoccupati per le future mosse di Kim Jong-un, anche se è forte la speranza che lo storico incontro possa portare finalmente ad un periodo di pace.

Corea del Nord apre agli Usa? Lo dice Moon Jae-in dopo la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi

Il Presidente della Corea del Sud sta sicuramente svolgendo un ruolo di vitale importanza a livello planetario in questo momento. Nel corso della conversazione con la delegazione della Corea del Nord, presente alla cerimonia che ha concluso di fatto gli spettacolari Giochi Olimpici Invernali, Moon Jae-in ha ricavato una grande disponibilità da parte di Kim Jong-un ad attivare un canale di discussione con gli Usa.

Una notizia che è stata poi riportata al mondo intero dalla stessa presidenza della Corea del Sud. Ovviamente, quello da controllare è se dietro tali dichiarazioni si nascondano delle precondizioni. È piuttosto scontato che ci sarà la necessità di comprendere ciò che la Corea del Nord vorrà pretendere sul tavolo diplomatico. I passi in avanti sono stati molto importanti, infatti, rispetto a poche settimane fa. La situazione era decisamente più tesa, con Kim Jong-un che discorreva solo ed esclusivamente di missili e dell’opportunità ben presto di sganciare un bottone per dare vita ad un conflitto nucleare.

Dalla conversazione tra il generale Kim Yong-chol, che era alla guida dei servizi segreti militari nordisti, e il presidente della Corea del Sud sono stati, quindi, molto positivi. Secondo Moon Jae-in, i rapporti tra le due Coree e quelli tra la Corea del Nord e gli Usa dovrebbero andare di pari passo. Si tratterebbe di un fantastico segnale che andrebbe a spegnere tutte quelle voci secondo cui la sola ragione che ha spinto Kim Jong-un – come riportato sul blog dell’Onorevole Fabrizio Bertot – ad aprire un canale di comunicazione con i sudcoreani sarebbe stata quella di creare tensione nel loro rapporto con gli Stati Uniti.

Che davvero ci sia la possibilità che inizi un percorso di negoziazioni? Guardando ai precedenti della Corea del Nord, effettivamente, non c’è da stare molto tranquilli. Sono trascorsi anni e anni da quando la dinastia Kim sul tavolo delle trattative ha sempre fatto richieste economiche astronomiche, senza mai mollare di fatto la presa sull’uso e sullo sviluppo delle armi di distruzione di massa.

 

Dieta degli sportivi: il frullato non può mai mancare, ma solo ad una condizione…

Il frullato è uno di quegli alimenti che spesso vengono consigliati a chi ha bisogno di seguire una dieta, ma in generale apporta nutrienti e benessere e fa bene un po’ a tutti. Capita sempre più spesso, però, che gli sportivi debbano farne un uso quasi quotidiano, soprattutto per via della presenza di vitamine, minerali e fibre che aumentano il benessere del corpo. La prima cosa da sottolineare è quella di impiegare sempre frutta di stagione, cercando ovviamente di evitare i classici succhi di frutta industriali, che non hanno le medesime proprietà benefiche.

La dieta di chi fa sport, in modo particolare chi pratica una disciplina a livello agonistico, prevede ovviamente di dover rinunciare a tanti alimenti che non fanno bene all’organismo, prediligendo quelli più sani e naturali. Ed ecco che si può comprendere molto facilmente come il frullato rappresenti uno dei componenti essenziali di queste particolari diete. Chiaramente, ciascun frullato deve essere di qualità: ovvero deve conservare quasi il 100% delle sostanze nutritive contenute negli alimenti.

In particolar modo, gli effetti benefici dei frullati si possono notare quando c’è più bisogno di energia, in modo particolare per rigenerare l’organismo in seguito allo svolgimento dell’attività fisica. Si tratta di un complemento perfetto per tutti coloro che fanno sport e hanno la ferma intenzione di alzare le proprie prestazioni. Sono tanti gli sportivi che devono integrare anche diversi elementi nutritivi nel corso della giornata, soprattutto proteine, in modo tale da non lasciare per strada tutto il lavoro che viene fatto in palestra e durante l’allenamento. C’è chi predilige i frullati realizzati utilizzando le proteine in polvere e ci sono tanti altri che, al contrario, vogliono un’alternativa che sia rapida e non troppo costosa. E i frullati proteici a base di frutta e yogurt sono degli spuntini gustosi e molto efficaci per rispettare la dieta iperproteica di uno sportivo.

Per questa ragione è necessario scegliere dei modelli che siano in grado di conservare la maggior parte degli elementi nutritivi, come ad esempio i frullatori Philips Innergizer: grazie alla velocità di 45.000 giri/min e ai 2000 W di potenza, riescono anche a polverizzare gli ingredienti duri come radici, verdura, frutta secca e semi, liberando il 97% delle sostanze nutritive dalle cellule di frutta e verdura, che così vengono assorbite meglio dall’organismo.

Cosa fare in caso di distorsione?

distorsione caviglia

La distorsione rappresenta uno dei traumi più comuni a carico delle articolazioni che, nei casi meno severi, è guaribile nell’arco di pochi giorni se si presta attenzione alla zona colpita prendendosene cura nel migliore dei modi.

Solitamente la distorsione sopraggiunge a carico di articolazioni come ginocchio e caviglia, spesso non in asse con il resto del corpo e per questo costrette temporaneamente a sopportare l’intero perso della persona in una posizione inadatta che ne forza i limiti oltre quelli fisiologicamente consentiti.

Nella maggior parte dei casi la distorsione è un incidente abbastanza banale nel quale non si incontra la frattura di uno o più ossa. È importante distinguere però questo tipo di problema con la ben più complessa lussazione nella quale, invece, le estremità articolari non sono in grado di tornare nella loro sede originaria dopo il trauma.

Quando si è vittima di una distorsione, tra i primi e più evidenti sintomi avvertiti a livello locale troviamo ovviamente il dolore acuto dell’articolazione colpita che al tempo stesso diviene molto calda e spesso, nell’arco di qualche ora, si colora di violaceo a seguito dell’edema dovuto al versamento di sangue nella zona circostante. Cosa fare quindi quando inavvertitamente si mette il piede in fallo ed arriva una distorsione? Vediamo insieme come comportarsi per tentare di ridurre il disagio al minimo.

  1. Sollevare l’arto ed evitare di caricarvi ulteriore peso

Quando la zona colpita da distorsione è un’articolazione degli arti inferiori, come nel caso di caviglia o ginocchio, la prima cosa da fare è evitare di poggiare la gamba a terra e di sovraccaricarla ulteriormente col peso del corpo. In questo modo, oltre ad evitare un dolore ancora più acuto, si cerca di non peggiorare la situazione;

  1. Posizionare del ghiaccio sulla zona colpita

Il ghiaccio rappresenta il primo e più efficace rimedio d’emergenza in caso di distorsione. La sua duplice funzione è infatti quella di lenire in parte il dolore causato dalla storta (notoriamente il ghiaccio rappresenta un blando anestetico sempre utile per i piccoli traumi) e al contempo ridurre l’edema causato dalla rottura di alcuni capillari. In commercio sono disponibili utili confezioni spray per nebulizzare il prodotto in maniera mirata sulla parte da trattare. In alternativa, è possibile utilizzare il classico ghiaccio del freezer avendo cura, però, di riporlo prima in un canovaccio o in un sacchetto di plastica evitando in ogni caso di farlo entrare a diretto contatto con la cute;

  1. Fasciare l’articolazione

Dopo aver applicato il ghiaccio sulla parte per un tempo non inferiore ai 15-20 minuti, è il momento di fasciare la zona vittima di distorsione per tenerla il più possibile ferma e stabile. Una fasciatura ben fatta dovrebbe essere stretta al punto giusto ma mai troppo da compromettere la circolazione nella zona colpita. Solo in questo modo il recupero dalla distorsione potrà essere efficace e soprattutto più rapido;

  1. Applicare periodicamente una crema antidolorifica

Nel periodo di recupero, oltre alla fasciatura, è importantissimo ricordare di applicare circa 3 – 4 volte al giorno, per almeno 4 giorni dalla distorsione, una crema antidolorifica che aiuti nella ripresa dell’articolazione accelerando il processo di guarigione. Le migliori soluzioni attualmente in commercio sono quelle che uniscono in un solo farmaco sostanze antidolorifiche ed altre antinfiammatorie in modo da curare il problema alla radice. Il prodotto, in crema, gel o pomata, va solitamente applicato con movimenti circolari lenti e mai troppo pressanti in modo da permettere all’epidermide di assorbire naturalmente le sostanze benefiche. Tra i farmaci utili allo scopo è possibile utilizzare ad esempio la crema Lasonil che, grazie alla sua capacità antinfiammatoria ed antidolorifica, è in grado di trattare il dolore riducendolo in tempi considerevolmente più brevi.

 

La distorsione è passata. E ora?

 

È importante ricordare che le persone che hanno avuto una distorsione sono solitamente più sensibili nella zona colpita anche per molto tempo dopo l’incidente. Per questo motivo è necessario non forzare l’articolazione anche nelle settimane successive ed indossare calzature comode ed idonee al percorso da fare. Per le lunghe passeggiate, magari nei boschi, bando quindi a scarpe aperte, fasciate sulla caviglia o con un accenno di tacco. Molto meglio optare per una calzatura da passeggio rinforzata, con suola appositamente studiata per i percorsi off-road e con un plantare sicuro e confortevole.

Un corpo forte è l’insieme di allenamento e monitoraggio costante

Vuoi rendere il tuo corpo una macchina perfetta? Allora hai bisogno di un cardio frequenzimetro per tenere sempre sotto controllo il tuo motore, ed un allenamento costante che possa diventare sempre più completo.

Ci sono due semplici motivi, entrambi decisamente validi, per utilizzare un cardio frequenzimetro nel tuo allenamento quotidiano o nelle preparazioni più estreme: 1) per la formazione 2) per trovare il ritmo adatto alla vostra corsa e migliorarlo sempre più.

Che si intende per formazione e per ritmo? Semplice il nostro corpo cresce e migliora o regredisce e peggiora secondo le azioni che noi effettuiamo su di esso e se sei uno sportivo lo sai e ne sei consapevole.

Uno strumento come un cardio frequenzimetro da polso o a fascia è alla base di un piano di allenamento efficace, perché ci aiuta a monitorare l’andamento cardiaco in allenamento, sotto sforzo intenso ed in fase di recupero.

Monitorando lo sforzo e l’andamento del nostro cuore possiamo lavorare in maniera completa sul nostro ritmo ed ottimizzare l’allenamento. Noi abbiamo selezionato alcuni portali di professionisti del settore che sanno di quello che parlano e consigliano solo i migliori prodotti, già testati. Oggi vi parliamo di www.cardiofrequenzimetro.org

Ora che sai come monitorare il tuo corpo, è importante che lo alleni con strumenti corretti e che non siano nocivi per la tua struttura. Uno degli strumenti più importanti in un allenamento dopo il cardio frequenzimetro solo le scarpe che indossi, ed ora ti spiego il perché.

Durante la corsa e altri tipi di allenamento, il nostro corpo, reagisce ad un insieme di sollecitazioni scaricando il più possibile il peso a terra. Mettere alla prova il proprio corpo con un carico mal bilanciato porta a conseguenze serie e danni a lungo termine, per questo è molto importante scegliere delle scarpe adatta per il proprio sport. Se hai intenzione di effettuare una arrampicata, non ti serviranno delle scarpe da trekking, ma degli appositi scarpini, mentre per una corsa hai necessità di scarpe specifiche da running.

Ora, qual è la differenza tra una scarpa da corsa normale, una calzatura specifica da running ed una scarpa generica da maratona? La differenza è specificatamente sulla persona e sull’uso che ne farà.

Noi consigliamo sempre di ascoltare le parole di professionisti ed di affidarsi solo a portali specifici del settore che si occupano proprio della scelta del giusto paio di scarpe, confrontandosi anche con altri atleti professionisti leggendo i vari feedback disponibili nei negozi online di scarpe da running. Dai uno sguardo a questa pagina, informativa e decisamente completa, www.cardiofrequenzimetro.org/corsa/scarpe-running/scarpe-running/, può sicuramente esserti d’aiuto!

L’edema, per curarlo bisogna comprendere le cause

edema

Molte persone hanno sicuramente già sentito parlare di edema e magari ne hanno avuto a che fare ancor prima di conoscere esattamente il significato, le cause o le possibili cure.

L’edema costituisce, ricordiamolo, un eccesso di liquidi, accumulati in un’area ben specifica del corpo, all’interno delle cellule, o nello spazio compreso tra di esse. Tuttavia, ci sono casi di edema che possono interessare anche tutto l’organismo. Gli studi sull’edema hanno permesso di operare una classificazione in base al posto dove sono manifestati: ci sono pertanto edemi cardiaci, polmonare, nefritico o angioedema, nonché edemi nutrizionali o infiammatorio. La caratteristica principale, per tutte le tipologie, rimane ovviamente il gonfiore. I sintomi legati al gonfiore sono, per il paziente, dolore e fastidio, ai quali può conseguire la formazione di un ematoma. Nei casi di disturbo generalizzato, si può riscontrare gonfiore agli arti.

Per curare un edema è necessario un trattamento farmacologico, ma ovviamente è prima necessario comprendere al meglio le cause che ne hanno portato allo sviluppo. Specie dei più giovani, è possibile riscontrare un edema come conseguenza di un trauma specifico, che ha causato la fuoriuscita di liquidi dai vasi. In tantissimi altri casi, invece, l’edema è collegato ad altri problemi fisici, come la circolazione venosa sugli arti, problemi di obesità o insufficienza renale. Uno dei più pericolosi è sicuramente l’edema cardiaco, in cui la circolazione insufficiente e inadeguata possono provocare gravi pericoli alla salute. Da non trascurare anche, ovviamente, l’edema infiammatorio, che si sviluppa a causa di una infiammazione acuta localizzata.

Per la cura dell’edema bisogna dunque analizzare a fondo le cause. Nel caso di traumi, curare la lesione, applicando altresì un adeguato bendaggio. In ogni caso, è preferibile adottare una dieta controllata, povera di sali. A volte, per eliminare i liquidi in eccesso, bisogna utilizzare prodotti diuretici, lavorando, in ogni caso, per evitare ogni possibile ristagno dei liquidi.