Collagene idrolizzato, l’allenamento invisibile

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La struttura del collagene, che rappresenta circa un terzo di tutte le nostre proteine, è responsabile della nostra forza e flessibilità. Aiuta a riparare i danni da lesioni o traumi e a mantenere l’elasticità e la mobilità delle articolazioni. Che si tratti di alimentazione o integratori, tenerci dunque in forma anche “da dentro” è più che importante.

Anche perché, fino ai 25 anni, il nostro corpo produce da solo la “proteina-colla” che tiene insieme vasi sanguigni, denti, pelle, ma – soprattutto – ossa, articolazioni, cartilagini (come i menischi delle ginocchia e mascellari) e tessuti connettivi come i legamenti e i tendini. Dopo questa età, la produzione rallenta e la storia cambia.

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Collagene idrolizzato chondrovita

Perché assumere collagene idrolizzato

La molecola di collagene è troppo grande per superare la “barriera” naturale della pelle. Per questa ragione, e con l’aiuto dell’acqua, la si scinde in frammenti più piccoli: i cosiddetti peptidi, capaci di arrivare a destinazione senza subire alterazioni per via dei succhi gastrici. Un processo che facilita dunque la digeribilità, l’assorbimento e l’assimilazione della proteina – per di più, stimolando la sua sintesi naturale nel nostro organismo.

Vista la sua capacità di accelerare il recupero in caso di traumi, lesioni o usura e di rafforzare ossa e articolazioni, il collagene idrolizzato si usa generalmente in caso di sforzo fisico costante, tendinopatie, fragilità ossea e osteoporosi, osteoartrite o artrite reumatoide e peso corporeo sbilanciato. Non solo: oltre a diminuire infiammazioni e dolore, la sua assunzione riduce il rischio di fratture e infortuni e, soprattutto per chi fa fitness e allenamento sportivo, il collagene protegge e “sprona” la crescita della massa muscolare.

Come scegliere l’integratore giusto

Il collagene non è raccomandato in caso di patologie epatiche o renali, diete ipoproteiche, ipercalcemia e terapie già in atto con calcitonina o integratori di calcio (come, per esempio, per le donne in menopausa), mentre l’integrazione durante la gravidanza e l’allattamento va valutata caso per caso. A parte queste controindicazioni – da verificare con il proprio medico assieme alla compatibilità con la nostra dieta – bisogna guardare a due cose: a cosa contiene e a cosa non contiene l’integratore.

Sì dunque:

  • alle giuste dimensioni dei peptidi, in media di circa 3 kD come (basso) peso molecolare.
  • a un principio attivo efficace e certificato.
  • alla massima purezza, qualità e sicurezza dei peptidi contenuti.

No ai latticini, al glutine, agli zuccheri, ai grassi e al colesterolo – che renderebbero l’integratore di collagene dannoso per la salute, soprattutto in caso di allergie o intolleranze.

L’integratore di collagene animale idrolizzato Chondrovita risponde a tutti questi criteri e, oltre a migliorare le prestazioni fisiche, allevia il dolore dell’80%. Perché è importante? Perché, così facendo, l’integratore riduce di oltre il 60% l’assunzione di Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS) dannosi per i reni  – in alcuni casi, anche molto seriamente. Di più: diversi studi hanno dimostrato che 10 grammi di collagene idrolizzato come quello contenuto nel Chondrovita vengono assorbiti a livello delle mucose intestinali senza che i peptidi (della dimensione di 3,3 kD) subiscano alterazioni. Infine, questo prodotto – di ritorno in produzione e distribuzione – riesce non solo a riparare ma anche a prevenire. Mettendo chiunque pratichi fitness o sport nelle migliori condizioni per continuare a farlo, con soddisfazione e meno rischi.

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