Tavoletta propriocettiva: a cosa serve e perché vale la pena conoscerla

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Praticare sport è sempre una buona abitudine, qualunque ne sia la ragione. C’è chi lo fa per tenersi in forma, chi per raggiungere prima il peso ideale, chi per scaricare la mente e chi per necessità legate alla salute. Esistono sport differenti, non sempre adatti a chiunque, e altri, invece, specifici per soddisfare determinate necessità.  

Può essere il caso della ginnastica posturale, finalizzata a tonificare i muscoli delle articolazioni e della colonna vertebrale, ma anche quegli sport che possono prevedere un alto rischio infortuni, e che sarebbe opportuno integrare con esercizi specifici, per potenziare le capacità di equilibrio. Accade, ad esempio, con sport che prevedono un rapido cambio di direzione e che possono causare traumi distorsivi, se il fisico non è preparato ad adattare rapidamente l’equilibrio e ritrovare il baricentro con una certa frequenza. Ne sono un esempio sport come il tennis o lo scii. In tutte queste circostanze, esiste uno strumento molto valido, utilizzato da tanti atleti, utile a rafforzare la muscolatura posturale, aumentare il senso di equilibrio e tonificare i muscoli in generale. Si tratta della tavoletta propriocettiva, una tavola che si poggia su una base semisferica, sfruttata dagli atleti per lavorare in situazioni di instabilità. La perdita di equilibrio costante, generata dalla tavola propriocettiva, infatti, spinge chi ne fa uso ad attivare la muscolatura e recuperare l’equilibrio rapidamente. Si tratta dunque di un allenamento mirato a raggiungere il pieno controllo posturale, derivante proprio dalla ricerca costante di equilibrio. 

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Tavola propriocettiva: conosciamola più da vicino 

Per la sua particolare conformazione, la tavola propriocettiva è fortemente impiegata nella fisioterapia, per rafforzare i muscoli delle gambe e stimolare la propriocezione. Questa abilità, in particolare, ancora sconosciuta a molti, corrisponde con la capacità di riuscire a percepire la collocazione del corpo nello spazio e attivare i muscoli che servono, al momento giusto. 

Sviluppare una buona propriocezione vuol dire anche incrementare le proprie abilità nel saper dosare la forza, compiere movimenti giusti, sincronizzare in maniera adeguata i muscoli ed educate il corpo a un movimento equilibrato e armonioso. Per tutte queste ragioni, viene impiegata principalmente nella fisioterapia e nella ginnastica riabilitativa. 

Quando si subisce un trauma alle articolazioni, è necessario rieducare i muscoli coinvolti, portando avanti un lavoro di recupero dei movimenti e prevenzione, rispetto all’insorgenza di nuovi traumi. Si pensi a un trauma distorsivo della caviglia, ad esempio, che, anche quando risolto, può esporre al rischio di incappare in altre slogature. In queste circostanze, quindi, si rende necessario recuperare pienamente il controllo della muscolatura di questa articolazione e fortificare la zona. 

Non solo fisioterapia 

Col passare del tempo, la tavola propriocettiva è passata da strumento di rieducazione muscolare a vero e proprio strumento di allenamento. Gli esercizi propriocettivi, infatti, permettono anche di tonificare i muscoli, migliorandone la coordinazione, e incrementare la percezione del proprio corpo. In questo senso, si possono svolgere diversi esercizi col supporto di una tavola propriocettiva, come ad esempio gli squat, gli addominali isometrici, il kick posteriore, il bridge, ma anche il crunch. 

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