La dieta mediterranea e lo sport

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Anche per lo sportivo, ma è discorso che vale in simultanea  per la popolazione in generale, la dieta mediterranea è considerata il migliore schema alimentare da seguire e rispettare per tenersi in forma e conservare un buono stato di salute.

Fin dal 1994 – data in tal senso che funge da spartiacque – con il primo studio riguardante la dieta mediterranea sono stati dimostrati i suoi benefici.

Le persone che abitualmente adottano una dieta mediterranea tradizionale hanno una mortalità totale, dovuta a malattia coronarica e cancro, significativamente molto bassa.

Va tuttavia detto che non sono stati identificati precisi gruppi di cibi responsabili di questi benefici, ma sono bensì i diversi alimenti, nel loro insieme, a risultare significativamente protettivi nei confronti della mortalità totale in questa dieta.

Non solo: sono oramai unanimi i pareri e univoche le voci secondo quella mediterranea sarebbe la dieta congeniale per chi fa sport poiché garantisce la copertura ottimale (e totale) del fabbisogno giornaliero consentendo all’atleta uno stato nutrizionale ideale.

Quel che andrebbe semmai variato è l‘apporto energetico assunto il quale non può esimersi dal tenere in considerazione vil tipo di impegno fisico richiesto dall’esercizio o dall’attività perseguita.

Nello specifico, quali sono le principali caratteristiche della dieta mediterranea? Evidenziamo le peculiarità essenziali:

  1. Una prevalenza degli acidi grassi monoinsaturi (presenti soprattutto nell’olio di oliva, principale grasso da condimento utilizzato in questa dieta), rispetto agli acidi grassi saturi (presenti nei grassi animali, come burro, lardo,ecc..);
  2. rispetto ad altre diete, un elevato consumo di legumi;
  3. rispetto ad altre diete, un elevato consumo di cereali, soprattutto quelli integrali;
  4. rispetto ad altre diete, un elevato consumo di frutta e verdura, tra cui anche noci e frutta secca oleosa;
  5. un limitato consumo di prodotti carnei, in particolare un moderato consumo di pesce e pollame e un basso consumo di carne rossa;
  6. un moderato consumo di latte e derivati, preferendo soprattutto yogurt;
  7. un moderato consumo di alcool, prevalentemente vino rosso durante i pasti;

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