Le arti marziali

Spread the love

Alla riapertura dei centri fitness dopo le vacanze estive, sono in molti gli sportivi che scelgono di dedicarsi alle arti marziali, nella speranza di unire l’utile al dilettevole. Praticando queste discipline, infatti, si mantiene un ottimo stato di forma ed al tempo stesso si acquisiscono delle tecniche fondamentali per la propria difesa (e con i tempi che corrono questo dettaglio non è così insignificante).

In questo e nei prossimi capitoli dedicheremo particolare attenzione alle arti marziali, intese però non come mezzo per prevaricare l’altro, ma come strumento per trovare il giusto equilibrio sia fisico che psicologico. Qualunque sia la disciplina che scegliete di praticare, vi ritroverete di fronte un istruttore che vi farà una ramanzina sui veri motivi per cui ci si avvicina a questa nobile arte, motivi che vanno al di là del “sentirsi superiore all’altro” solo perché si conoscono le tecniche di combattimento.

E allora a cosa servono in realtà le arti marziali? Può succedere che vi avviciniate al karate piuttosto che al judo solo per curiosità, ma pian piano vi renderete conto che queste discipline insegnano a trovare la propria forza a livello psicologico prima ancora che a livello fisico.

La forza fisica di per sé serve a ben poco, se non è supportata da una forza interiore e psicologica capace di controllare l’istinto, per il bene di se stessi e degli altri. Non troverete mai un istruttore disposto a darvi le giuste dritte per far male all’avversario in modo gratuito. Troverete semmai istruttori disposti ad insegnarvi le giuste tecniche per difendervi nella realtà della vita o per battere l’avversario in palestra, senza necessariamente tirar fuori l’aggressività (se non quella agonistica).

Ovviamente ognuno farà tesoro degli insegnameni a modo proprio, utilizzando le arti marziali per i propri scopi, ma il vero senso di karate, judo, kung fu e compagnia bella sta nel giusto equilibrio corpo-mente e nel fine nobile del cambattimento sul tappeto.

Lascia un commento