Sostanze non soggette a restrizione

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Il fenomeno del doping non riguarda più solo atleti professionisti, ma è un fenomeno in preoccupante espansione nel mondo amatoriale.

Non si tratta solo di anabolizzanti, ma anche di integratori, vitamine che vengono usate al di fuori di ogni contesto scientifico.

Doping non vuol dire solo fare uso di sostanze o metodiche proibite, ma anche l’avvalersi segretamente di conoscenze specifiche sulle proprietà di sostanze normalmente utilizzate quotidianamente può essere considerato un comportamento scorretto. Chi corre rischi più gravi non sono, infatti, gli atleti professionisti che si sottopongono a doping sotto controllo medico, limitando per quanto possibile i danni alla salute, ma coloro che tra gli sportivi dilettanti ricorrono al cosiddetto “doping fai da te“. Esistono molte sostanze, ritenute in grado di migliorare la performance, non sottoposte ancora a particolari restrizioni. Si tratta degli integratori alimentari, alcuni d’indubbia efficacia, altri sostanzialmente inutili. Non si conosce ancora l’effetto di un loro abuso sulla salute e ne sarebbe pertanto auspicabile un’assunzione moderata e controllata.

Gli integratori alimentari sono dei supplementi all’alimentazione quotidiana che, se equilibrata, in genere è in grado da sola di coprire tutti i fabbisogni organici. In alcuni casi, anche la dieta bilanciata ha comunque bisogno di essere integrata, per prevenire problemi legati all’intensa attività fisica degli atleti. Il problema sorge qualora si faccia un uso indiscriminato di queste sostanze.

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