Sport e doping: gli ormoni

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I trattamenti ormonali sono di grande utilità nella cura di diverse patologie, ma purtroppo il loro utilizzo non si limita al campo medico e viene impiegato sempre più spesso per alterare le prestazioni degli atleti. Il doping ormonale è purtroppo uno dei più diffusi in campo sportivo ed i rischi per la salute sono altissimi, tanto che il alcuni casi si può arrivare alla morte del soggetto interessato.

Rischi meno gravi, ma comunque significativi vanno dall’aumento della pressione arteriosa alla caduta dei capelli, dall’insorgenza del diabete alla comparsa di determinati tipi di tumore (al fegato ed al colon, ad esempio), dall’infertilità ai disturbi del sistema nervoso. Tutta una serie di danni spesso sottovalutati da chi consiglia l’uso di trattamenti ormonali e ancor più spesso sottovalutati da chi accetta di mettere a rischio la propria salute per rincorrere un risultato sportivo

Vale la pena ricordare il nome di qualche sostanza dopante di tipo ormonale, come ad esempio l’Eritropoietina, conosciuta comunemente come EPO ed utilizzata in quegli sport che richiedono uno sforzo prolungato del tempo (il ciclismo, ad esempio). Si tratta di una sostanza che favorisce la produzione di globuli rossi, con conseguente aumento delle riserve di ossigeno nei tessuti muscolari. Un vantaggio, dunque, per lo sportivo, ma i rischi per la salute sono troppo alti. L’aumento dei globuli rossi aumenta anche la densità del sangue e il pericolo di infarti ed ictus è sempre in agguato.

Non meno pericolosi sono gli effetti della Gonadotropina coronica umana, ormone utilizzato non come doping, ma per coprire gli effetti di steroidi anabolizzanti. Il suo utilizzo produce un aumento della dimensione delle mammelle e dei genitali maschili, ma può causare anche trombosi e disturbi della psiche.

L’ormone della crescita, infine, viene utilizzato nella convinzione che possa potenziare la forza muscolare. In realtà non fa altro che provocare patologie anche serie, come la comparsa le diabete, l’impotenza, indebolimento dei muscoli e cardiopatia.

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