Sport e doping: i diuretici

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Può un semplice diuretico alterare le prestazioni sportive ed essere considerato doping? No, a patto che sia assunto sotto stretto controllo medico e solo per la cura di patologie particolari legate alla circolazione sanguigna. Il diuretico è una sostanza che aiuta ad espellere i liquidi dal corpo, riducendo quindi la pressione sanguigna e rendendosi utile nella cura di ipertensioni e di malattie comunque collegate al flusso arterioso.

E’ chiaro quindi che non possono essere considerati dopati tutti coloro che fanno uso di diuretici a scopo medicinale, vista la larga diffusione di patologie di questo tipo. Il diuretico diventa doping quando viene utilizzato per alterare le prestazioni sportive o quando viene usato per mascherare l’assunzione di altre sostanze dopanti. Non è raro infatti che i diuretici vengano assunti da coloro che fanno uso di anabolizzanti, così da eliminare ogni traccia dalle urine prima dei controlli.

Ma non è tutto. In alcuni sport il diuretico viene utilizzato per “perdere peso”, in modo da poter rientrare in una determinata categoria (pensiamo al pugilato, ma anche ad alcune arti marziali). Nel body building, infine, il diuretico si utilizza per mettere in maggiore evidenza il muscolo, essendo questa sostanza capace di ridurre lo spessore del tessuto sottocutaneo.

Quali sono i rischi per la salute? Purtroppo sono molti e tutti piuttosto gravi. Un eccesso di diuretici può portare ad una grave forma di ipotensione, con conseguente rischio di collasso, spesso letale per l’atleta. La perdita di potassio può avere poi gravi conseguenze per la salute, come ad esempio anemia, pancreatite, insufficienza renale e addirittura arresto cardiaco.

In conclusione: vale la pena rischiare la propria pelle per avere qualche muscolo in bella mostra o per raggiungere il peso ideale in prossimità di una gara? Vale la pena assumere anabolizzanti e steroidi e poi cercare di mascherare il tutto rischiando doppiamente?

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