Kranking, pedalare con le braccia

Il Kranking non ha ancora preso piede in Italia, ma siamo certi che di qui a pochi anni rappresenterà la nuova frontiera del fitness, un nuovo tipo di allenamento per tonificare i muscoli delle braccia, mantenendo attivo l’apparato cardio-circolatorio. Ma andiamo per ordine.

Cominciamo col dire che si tratta di una nuova disciplina nella quale è necessario l’utilizzo di una sorta di bici fissa detta Krankcycle. Un nuovo di tipo di cyclette? Non proprio, visto che per pedalare non si usano le gambe, bensì le braccia! Ebbene si, avete capito bene: il Kranking è pensato appositamente per chi ha l’esigenza di tonificare la parte superiore del corpo e può rappresentare una valida alternativa ai vari esercizi con pesi e bilancieri.

La novità arriva direttamente dagli Stati Uniti e nasce da una splendida intuizione di Johnny G., lo stesso che inventò la bici da spinning. L’idea di base è piuttosto elementare e parte proprio da una modifica della cyclette, con la catena montata sul volante anziché nella zona che ospita i piedi.

Sia il sellino che il manubrio possono essere regolati a seconda dell’altezza dello sportivo o della difficoltà desiderata, con livelli che vanno dal più semplice (la classica pedalata distensiva) al più impegnativo, nel caso si voglia ottenere il massimo dal proprio allenamento.

Il Kranking si può praticare in assoluta solitudine o in gruppo, magari su base musicale per favorire il lato ludico dell’esercizio ed accompagnare adeguatamente la fatica. Non c’è bisogno di un istruttore che indichi la tecnica da seguire, se non nei primissimi approcci con l’attrezzo.

Quali benefici può apportare all’organismo? Come detto in precedenza, il Kranking “costringe” l’apparato cardio-circolatorio ad un lavoro continuo, tonifica la muscolatura nella parte bassa del corpo ed aiuta a trovare la giusta postura. E allora non ci resta che attendere che la nostra palestra di fiducia si doti di una Krankcycle per provare gli effetti del nuovo tipo di allenamento.