Nuoto, gli errori da evitare

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Il nuoto è la disciplina più completa nel panorama sportivo ed è quindi ovvio che di tanto in tanto ricorra nei nostri articoli ed occupi un posto di primo piano tra gli argomenti trattati.

Abbiamo più volte sottolineato la sua importanza sia come allenamento sia come mezzo di riabilitazione, consigliandone la pratica a bambini, anziani, donne in gravidanza e soggetti che hanno subito piccoli e grandi traumi articolari e/o muscolari.

Quello che non abbiamo ancora affrontato è l’argomento riguardante gli errori da non commettere una volta scesi in vasca. Ebbene si, saper nuotare non significa solo tuffarsi in acqua ed esercitarsi nelle bracciate, ma anche seguire determinate regole (o se preferite consigli) per ottenere il massimo dalla pratica della disciplina. E allora andiamo ad analizzare insieme cosa non bisogna assolutamente fare nell’esercizio del nuoto.

Probabilmente qualcuno strocerà il naso di fronte all’affermazione che segue, ma sarebbe opportuno farsi seguire da un istruttore anche se si nuota ormai da anni o addirittura da decenni. Chi arriva in piscina conoscendo già i movimenti del nuoto (ed i vari stili), tende a snobbare la presenza dell’allenatore, ritenendolo una figura quasi “inutile”. E invece non è così, poiché spesso chi impara a nuotare da autodidatta, tende a portarsi dietro degli errori che potrebbero addirittura compromettere la salute.

L’errore tipico di chi vuole aumentare in fretta il tono muscolare è invece quello di usare delle “zavorre” per polsi e caviglie, dimenticando che la resistenza dell’acqua aumenta di per sé lo sforzo. Questa “tecnica” dunque potrebbe produrre il risultato sbagliato sull’organismo, causando dei veri e propri traumi.

Un altro mito da sfatare è quello che vuole la velocità come arma migliore per aumentare la muscolatura. Niente di più sbagliato, visto che anche i movimenti lenti e moderati contribuiscono al raggiungimento dello scopo.

E concludiamo con l’errore tipico dei supereroi, di quelli cioè che credono di poter aumentare la resistenza senza un corretto allenamento di base. Ebbene, in piscina è pericoloso ed inutile sfidare se stessi alla ricerca di limiti da raggiungere in modo veloce. Meglio sarebbe preparare una tabella di marcia e cercare di rispettarla senza strafare.

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