Correre con riserve di carboidrati o no?

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È il dilemma che ci accompagna sempre quando iniziamo la corsa: è meglio correre con riserve di carboidrati o no? C’è chi ritiene che correre a digiuno favorisca il risveglio del metabolismo, stimolato a consumare le riserve di grasso in mancanza di glicogeno a disposizione; c’è chi invece pensa che sia indispensabile aver consumato un pasto che ci dia la giusta energia per affrontare lo sforzo.

correre con riserve di carboidrati

La risposta alla domanda non è facile e dipende da molti fattori. Anzitutto bisogna considerare il tipo di allenamento, la durata e l’intensità. Se si esegue un interval training con sprint ad alta velocità, una riserva è indispensabile perché migliora lo scatto. Se invece si tratta di un allenamento a ritmo blando allora si verifica il caso in cui la mancanza di riserve di glicogeno consente al metabolismo di scomporre i grassi.

Ciò è una regola di base valida in generale ma ci sono le dovute eccezioni. È infatti possibile sentire l’esigenza di una riserva di carboidrati anche quando ci si allena a ritmo blando su distanze lunghe oppure non avere affatto necessità di integrare il glicogeno disponibile se si esegue un allenamento ad alto impatto che richiede velocità.

Quel che che più conta dunque è ascoltare come sempre il proprio corpo, capire quali esigenze comunica e comportarsi di conseguenza al di là di una regola che, per quanto veritiera in linea generale, non può mai essere applicata tout court a ciascuno di noi. Una volta compreso come risponde il vostro corpo nelle diverse situazioni potrete adeguare l’alimentazione, un passo dopo l’altro, fino a trovare la routine più giusta per voi.

Photo | Thinkstock

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