La dieta del maratoneta

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Come abbiamo più volte sottolineato sulle pagine de ilFitness, non ha senso parlare di “dieta dello sportivo”, presupponendo una omogeneità nel regime alimentare da seguire per qualunque disciplina. Ci sono sport che richiedono una maggiore assunzione di carboidrati, altri per i quali è necessaria una buona scorta di proteine, altri ancora che richiedono un equilibrio tra i vari alimenti…

La dieta di un maratoneta, ad esempio, non può essere la stessa seguita da un tennista, poiché le riserve energetiche richieste dai differenti sforzi sono completamente diversi.

E allora andiamo a vedere quale alimentazione deve seguire un corridore “speciale” come il maratoneta, chiamato a coprire distanze considerevoli sia in allenamento che in gara, spendendo quindi un gran numero di calorie.

A quanto corrisponde il consumo calorico nel corso della gara. C’è una semplice formula per calcolarlo, moltiplicando il peso corporeo dell’atleta per i chilometri da percorrere. Non vogliamo addentrarci in discorsi troppo tecnici, ma è bene sapere che le risorse energetiche dell’atleta saranno sempre insufficienti a coprire l’intera gara ed è per questo che si avrà bisogno di una scorta sufficiente per arrivare in fondo al percorso.

Di fondamentale importanza sarà l’assunzione di glicogeno nei giorni precedenti alla gara, perché è proprio da questo elemento che si formano le maggiori scorte per l’organismo. Largo dunque a pasta, pane, riso, patate, dolci… tutto ciò che può contribuire ad immagazzinare glicogeno. Attenzione però a non esagerare, perché in questo caso gli effetti saranno dannosi ed il corpo reagirà producendo grasso, il quale potrebbe alterare negativamente la prestazione in gara.

Il giorno della gara, invece, sarà opportuno tenersi leggeri, per dare modo all’organismo di assimilare le calorie, ma senza appesantire la digestione. Bene the o caffè zuccherati e qualche fetta biscottata, mentre sono da evitare le colazioni abbondanti e troppo ricche.

Durante la gara, poi, sarà meglio evitare cibi solidi, avvicinandosi ai tavoli del ristoro solo per prendere una bevanda zuccherata o dell’acqua semplice. Solo a fine gara ci si lascerà andare al recupero delle calorie, cominciando con bevande zuccherate e terminando con l’assunzione di carboidrati.

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