I cinque tibetani: tecniche e benefici di questo allenamento

Cinque tibetani
Cinque tibetani: tutti i benefici

I cinque tibetani, sono esercizi basati sullo sforzo isometrico e isotonico, volti al recupero dell’energia muscolare e mentale. Suddetti esercizi, mirano a riattivare precisi punti energetici, attraverso un lavoro diretto a precisi organi del corpo. I cinque tibetani, apportano numerosi benefici:

-Allentano lo stress;

-Favoriscono l’aumento dell’energia;

-Migliorano il livello di concentrazione ed attenzione;

-Favoriscono il recupero muscolare;

-Favoriscono un aumento dell’elasticità;

-Rallentano l’invecchiamento

Ogni esercizio, è in realtà mirato a soddisfare un beneficio, ovvero, uno dei sette chakra:

Il primo tibetano, soddisfa tutti e sette i chakra, attivando tutti i punti energetici di rilievo presenti nel nostro corpo. E’ un esercizio completo, ma faticoso allo stesso tempo, per cui, è consigliabile praticare un massimo di dieci/dodici ripetizioni per volta, prestando la massima attenzione alla respirazione.

Il secondo tibetano, mira a migliorare la funzionalità dei muscoli addominali e delle gambe, e sulle pareti pelviche. Questo esercizio, coinvolge cinque chakra.

Il terzo tibetano, Lavora sulla muscolatura della schiena e del collo, e sulla zona genitale, cosi come il secondo.

Il quarto tibetano, Lavora maggiormente sugli arti, dunque braccia, gambe e glutei, ma è particolarmente indicato anche per le vie respiratorie.

Il quinto tibetano, attiva tutti i chakra, infatti coinvolge il maggior numero di muscoli, tra cui (pettorali, addominali, glutei) e mira a decongestionare le vie aeree, migliorando la qualità della respirazione.

 

I benefici di questi esercizi di stretching sono dunque numerosi: è consigliabile una pratica costante e quotidiana degli stessi, al mattino, prima di colazione, o a sera, prima di dormire. Nel primo caso, attiveranno i punti energetici aiutando il corpo a carburare, nel secondo caso, concilieranno il sonno, favorendo una decompressione e uni scarico dello stress, che aiuterà a migliorare la condizione di rilassamento della muscolatura.

 

La pratica di questo esercizio fisico, appartiene allo yoga tibetano, che pratica questa disciplina come un rito curativo, per cui, investe un tempo preciso per la cura del corpo e della mente. L’equilibrio di entrambi, aiuta a ripristinare quotidianamente una condizione di benessere, migliorando, in questo modo, anche la funzionalità del sistema immunitario.

I cinque tibetani sono: La ruota, l’angolo, l’arco, il ponte, la montagna:

La ruota, corrisponde ad una rotazione del busto completa, che va eseguita partendo dalla posizione eretta, gambe divaricate e braccia in avanti. L’angolo, si esegue distesi a terra, formando un angolo retto con le gambe e il resto del corpo, conservando la posizione, l’arco, si esegue in ginocchio, sollevando e abbassando il capo il ponte si esegue facendo un ponte con il corpo, contraendo l’addome e i glutei, la montagna, in ginocchio, stendendo le braccia in avanti col viso a terra.

La routine di fitness di Pippa Middleton prima del matrimonio

A 4 giorni dal matrimonio ormai i giochi sono fatti. E pare che Pippa Middleton abbia seguito una dieta dimagrante molto severa e una routine di allenamento altrettanto rigida per arrivare alle nozze con James Matthews al meglio della forma fisica.

Secondo i bene informati, pare che Pippa abbia sottoscritto 3 mesi di allenamento intensivo, 5 giorni a settimana, al Belgravia Health Club di Londra. Il programma speciale pensato per le future spose si chiama “Bridal Membership” e il suo scopo appunto rimettere in forma le spose prima del grande giorno.

> PILATES PER ESSERE IN FORMA COME PIPPA MIDDLETON

Il corso prevede la presenza di un personal trainer e poi corsi di yoga per rilassarsi, pilates, danza e spin. L’obiettivo di Pippa sarebbe quello di migliorare con evidenza la tonicità delle gambe e pare che per raggiungere questo risultato Pippa stia lavorando duramente. Il corso prevede anche lezioni di meditazione per allontanare lo stress e arrivare al giorno del matrimonio in perfetta forma fisica ma anche in perfetta forma mentale, senza stress e tensioni.

Proprio qualche giorno fa, Pippa è stata fotografata mentre usciva dalla palestra di Londra dopo una lezione da 75 minuti di Pilates, che per una ragazza in forma come lei è davvero uno scherzetto. E non è finita qui. Il pacchetto spose della palestra Belgravia di Londra prevede anche la consegna a domicilio di pasti salutari e infatti pare che, in questi ultimi mesi prima delle nozze, Pippa abbia seguito un regime alimentare severo che si chiama dieta Sirt, pensata per perdere qualche chilo ma restare energiche per potersi dedicare all’allenamento.

Insomma Pippa Middleton non è mai stata così in forma come in questi mesi e i risultati dell’allenamento li vedremo presto,il 20 maggio, giorno in cui sposerà James Matthews.

Fitness 2017: le discipline più di tendenza

Sentirsi più in forma, vedersi più in forma e toniche, dedicare un po’ di tempo a se stessi: il 2017 sarà l’anno della cura del corpo efficace, quella fatta con metodo e con tenacia. A questo scopo bisognerà decidere di iscriversi in palestra o comunque di dedicare tempo all’allenamento quotidiano. Corpo libero, TRX, boxe, yoga saranno le discipline più gettonate del 2017 e secondo l’11esima edizione del sondaggio “Worldwide Survey of Fitness Trends for 2017″ dell’American College of Sports Medicine ci saranno anche alcune principali mode e tendenze in materia fitness.


Per il fitness una parte importante avrà la cosiddetta “wearable technology“, cioè tutti quei device come braccialetti elettronici, smart watch che si possono idossare per avere una guida durante l’attività fisica. Il 2017 sarà anche il momento del ritorno al “Body Weight Training”, un tipo di allenamento che non richiede attrezzi se non il proprio corpo. Si tratta di una disciplina semplice ma efficace e molto apprezzata nel mondo. Una variante è il TRX, l’allenamento in sospensione che non richiede altro che il proprio peso corporeo come resistenza.

Saranno molto seguiti anche gli allenamenti di gruppo con gli istruttori che non solo danno una guida ma motivano nel raggiungimento dei propri obiettivi, a patto però che il gruppo si acompsot di un massimo di 5 persone perchè l’allenamento non sia troppo dispersivo. Scende però al 20° posto lo Zumba, non più così popolare da essere nei trend più importanti.

Molto di tendenza sarà lo Yoga in tutte le sue declinazioni: Power, Bikram, Ashtanga, Kundalini, Sivananda e anche il richiestissimo anti-gravity, che funziona un po’ come il TRX in sospensione grazie a particolari maxi elastici. Oltre al fitness specifico per perdere pese, nel 2017 sarà molto trendy il cosiddetto “Functional Fitness”, quel tipo di allenamento che permette di imparare a controllare il proprio corpo nello spazio, a rendere i movimenti più fluidi, a migliorare equilibrio e armonia di tutto il corpo. Tra queste discipline troviamo il Pilates.

Molto meno gettonati gli allenamenti domestici guidati dalle app o dai video tutorial, considerati noiosi,poco efficaci ma soprattutto poco affidabili.

5 esercizi facili di yoga per principianti

Fare yoga è un modo per rilassarsi e trovare un equilibrio tra la mente e il corpo, allontanare lo stress e rendere il nostro corpo più flessibile. Imparare a fare yoga e apprendere le diverse posizioni richiede un po’ tempo ma per cominciare potete provare questi 5 esercizi facili di yoga per principianti, utili per iniziare ad allenarvi e familiarizzare con questa disciplina.

perdere peso con lo yoga

1. Sollevamenti delle gambe

Non è una vera posizione ma serve molto a riscaldare i muscoli. Sdraiatevi supini, tenete una gamba stesa a terra con il piede a martello e tirate l’altra gambe verso il viso, senza piegare il ginocchio. Tenete la posizione per 5 respiri profondi e poi cambiate gamba.

2. Posizione sulle spalle

Sempre dalla posizione supina, sollevate entrambe le gambe e il busto, sostenendolo con le braccia. Le gambe devono stare dritte e sospese in aria. Cercate di mantenere la posizione per 5 respiri.

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3. Posizione del triangolo

In piedi, divaricate le gambe. Il piede destro deve stare in linea con il tappeto, il sinistro deve stare in posizione perpendicolare al piede destro. La mano destra sta appoggiata alla tibia della gamba destra, la mano sinistra sta dritta verso il cielo con le dita chiuse. Il corpo è girato di profilo e la testa guarda alla mano rivolta verso l’alto. Mantenete la posizione per 5 respiri.

>LO YOGA MIGLIORA LA GIORNATA SE SI PRATICA AL MATTINO

4. La posizione dell’albero

Mettetevi in piedi, in equilibrio su una gamba. Piegate l’altra gamba con il piede appoggiato sulla coscia, al di sopra del ginocchio della gamba opposta. Dopo 5 respiri cambiate gamba e ripetete la posizione.

5. Posizione del cadavere

Alla fine di ogni allemento bisogna dedicare del tempo al rilassamento. La posizione del cadavere si ottiene da sdraiati, con le braccia lungo il corpo, le gambe leggermente divarizate e i palmi delle mani e i piedi rivolti verso l’alto. Chiudete gli occhi, rilassatevi, respirate regolarmente e mantenete questa posizione per quanto tempo volete.

>POSIZIONI YOGA PER GLI ADDOMINALI OBLIQUI

Gli sport che aiutano la corsa

Se amate correre conoscete già la magnifica sensazione di libertà che questo sport regala ma quando arriva la brutta stagione non ci è sempre possibile dedicarci al running: ecco gli sport che aiutano la corsa.

sport che aiutano la corsa

Sono utili per continuare ad allenarsi senza perdere la forma fisica anche indoor, quando la stagione fredda ci impedisce di correre all’aria aperta. Scopriamo quali sono e come possono aiutarci a lavorare con i muscoli giusti. Si possono poi integrare nella propria routine di allenamento anche quando ricominciamo a correre.

Pilates

Questa disciplina è già nota per i suoi indubbi vantaggi sulla postura. Migliorare questo aspetto influisce positivamente anche sulla tecnica di corsa. Inoltre una migliore propriocezione, che si sviluppa con il pilates, ci rende più attenti alla risposta del nostro corpo all’allenamento e ci aiuta a prevenire lesioni.

Yoga

Anche lo yoga, che migliora la flessibilità, è un’ottima scelta da affiancare alla pratica della corsa. Le articolazioni diventano più mobili e aperte, i muscoli più lunghi e flessibili: migliorano di conseguenza anche la falcata, l’estensione della gamba, l’articolazione dell’anca durante la corsa.

Nuoto

Nuotare, quale che sia lo stile che scegliete, è un ottimo allenamento per lavorare con tutta la muscolatura del corpo sfruttando la resistenza dell’acqua e l’assenza di carico esterno. In acqua riusciamo inoltre a rilassarci completamente, favorendo il recupero fisico dopo una sessione di corsa e prima della successiva, pur continuando a lavorare intensamente. Il nuoto richiede inoltre un buon controllo della respirazione, una pratica che troveremo utile anche nella corsa per gestire meglio la resistenza e la capacità polmonare.

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Yoga Flex Fitness

Riscuotono sempre maggior successo le discipline olistiche che si prendono cura del corpo ma anche della mente e tra di esse spicca certamente lo yoga ma si fanno notare anche le molte varianti derivate dall’antica disciplina orientale e adattate agli stili di vita odierni. Ecco lo Yoga Flex Fitness.

yoga flex fitness

Si tratta di un’attività sportiva prima e più che spirituale, mirata all’allenamento del corpo senza trascurare anche i vantaggi sulla mente. È infatti mutuata dallo yoga ma semplificata per adattarsi al gusto contemporaneo e agli scopi che persegue chi frequente una palestra.

Gli esercizi che compongono una sessione di Yoga Flex sono sia dinamici che statici, ogni pratica stimola tutti i gruppi muscolari ma consente anche di raggiungere una nuova consapevolezza del corpo e del respiro, conseguendo risultati migliori.

L’allenamento può essere sia individuale che di gruppo e alterna esercizi eseguiti in piedi, che includono anche posizioni di equilibrio, e altri eseguiti a terra, con una fase di rilassamento finale che chiude la pratica.

Nel corso dell’allenamento si dispongono gli esercizi secondo una sequenza che di volta in volta cambia ma che mira sempre alla tonificazione e all’allungamento muscolare. Per sua stessa natura, e come lascia intendere il nome della disciplina, lo Yoga Flex si presta a molte contaminazioni e si rivela estremamente flessibile. Tra i movimenti previsti si accolgono quindi esercizi mutuati da yoga e pilates ma anche tratti da altre discipline come il tai chi.

I benefici che si ottengono sono una maggiore capacità di concentrazione e propriocezione, una migliore flessibilità sia dei muscoli che delle articolazioni, una maggiore tonicità generale. Migliorano anche la postura, la circolazione sanguigna e il sistema cardio-respiratorio.

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Lo yoga migliora la giornata se si pratica al mattino

L’antica disciplina orientale ha indubbi vantaggi sul nostro benessere, sia fisici che mentali, scopriamo come lo yoga migliora la giornata quando si pratica al mattino, prima di ogni altra attività.

yoga migliora la giornata

Non sempre è facile alzarsi di buon’ora per praticare yoga prima di iniziare la giornata, prepararsi per il lavoro, affrontare le numerose incombenze. Eppure è proprio in questo momento del giorno che lo yoga può darci di più, rendendoci più positivi e reattivi di fronte alla giornata che ci aspetta.

Iniziare con movimenti tipici dello yoga significa non solo energizzare ogni parte del corpo ma anche ottenere i benefici degli stiramenti che vanno di pari passo con le posizioni. Inoltre l’attenzione sul respiro e la concentrazione necessari ci risvegliano in modo dolce ma efficace.

Se poi nel corso della giornata non abbiamo mai tempo da dedicare ai noi stessi, ci faremo un regalo concedendoci il tempo di una breve pratica dedicata esclusivamente al nostro benessere. Non ci sentiremo in colpa per non aver trovato il tempo tra i mille impegni quotidiani e avremo iniziato già col piede giusto.

Ecco come praticare di buon mattino in pochi minuti, senza neanche bisogno di ritagliarsi troppo tempo. Una volta che assaggerete i benefici della pratica mattutina sarà un piacere alzarsi per fare yoga, anche se questo richiederà puntare la sveglia 15 minuti prima.

Appena svegli respirate a fondo, posizionate le mani sull’addome e sul petto e diventate consapevoli del flusso dell’aria e di come attraversa il vostro corpo. Concentratevi e non lasciate vagare la mente verso gli impegni del giorno, lo yoga è tutto nel momento presente: godetevelo.

Sul tappetino oppure a letto, eseguite qualche semplice posizione di stiramento che contribuisca a risvegliare i muscoli dopo il riposo notturno. Se conoscete la sequenza potete limitarvi anche a qualche ciclo di saluto al sole, eseguendolo lentamente. Dunque idratatevi, fate colazione e iniziate la vostra giornata.

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Perdere peso con lo yoga

È una domanda che si pongono in molti: è possibile perdere peso con lo yoga o è una disciplina che ha un impatto diverso, pur profondo, sul corpo? La risposta non è semplice, perché dipende da molti fattori.

perdere peso con lo yoga

Esistono diverse tipologie di yoga e il ritmo della pratica incide notevolmente sull’aspetto cardiovascolare della disciplina. Se praticate Hatha yoga avrete un impatto minore rispetto alla pratica del Vinyasa o dell’Ashtanga, che richiedono un impegno fisico maggiore in termini di dinamismo.

D’altro canto il raggiungimento e il mantenimento delle posizioni richiede lo stesso impegno, sia fisico che mentale, in ogni tipo di yoga. Si produce dunque un dispendio energetico di base condiviso e un lavoro muscolare, generalmente isometrico, che tonifica i muscoli e li rende più forti.

Ciò favorisce anche una ricaduta positiva sul metabolismo, che si riattiva e brucia di più. Le conseguenze sulla forma fisica, dunque, esistono in qualunque caso, ma varia il loro grado di incidenza.

Resta sempre valida la necessità di associare alla pratica fisica anche un’adeguata alimentazione, bilanciata, varia e sana. Non crediate tuttavia che praticare lo yoga consista essenzialmente in un po’ di strecthing. Tutt’altro.

Lo yoga richiede uno sforzo sia fisico che mentale che coinvolge tutti gli aspetti del nostro corpo: concentrazione, respirazione, forza, resistenza e flessibilità vengono allenati intensamente con risultati evidenti anche sulla forma.

Da un punto di vista mentale, inoltre, abituarsi alla pratica comporta una maggiore consapevolezza del proprio corpo e del proprio atteggiamento verso molti aspetti della vita. Si diventa più consci di sé e dei propri comportamenti e a questa maggiore chiarezza corrispondono spesso anche gli strumenti per intervenire sulla propria vita e su ciò che vogliamo cambiare, modificando le cattive abitudini.

Sotto il profilo fisico ogni posizione, che sia eseguita singolarmente o in sequenza, coinvolge tutto il corpo e produce benefici significativi a livello circolatorio, muscolare e articolare. Diventare più flessibili, agili e tonici e migliorare la postura automaticamente migliora anche il nostro aspetto, pur se intervenendo marginalmente sul peso effettivo. Scegliendo una pratica che coinvolge anche l’aspetto cardiovascolare, come il Vinyasa, si bruciano inoltre tra le 400 e le 600 calorie l’ora.

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Le geometrie delle yoga

Ridurre lo sport a numeri può essere utile per comprendere le tecniche di esecuzione di un esercizio, capire il proprio corpo, soppesare le forze in gioco e valutare i risultati ma pensare di ridurre lo yoga a geometrie ce lo fa apparire irrimediabilmente inaridito.

yoga

Eppure è interessante scoprire quanta geometria ci sia in ogni asana, quanta perfezione in ogni posizione, quanto studio nella ricerca e nel raggiungimento dell’equilibrio. Uno studio di cui il praticante non è sempre consapevole in termini scientifici ma che padroneggia nell’apprendere la tecnica e nell’essere capace di eseguirla.

A spiegare il risvolto scientifico della faccenda ci ha pensato Mason Walker che sul suo account Instagram Thetraveler ha analizzato numerosi asana dello yoga attraverso un approccio puramente matematico. D’altronde Walker è un fisico e il suo punto di vista strettamente scientifico offre una visione assai diversa ma anche molto interessante della pratica della disciplina orientale.

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Si scopre che molte posizioni sono molto più complesse di quanto non si sospetti grazie alla visualizzazione delle geometrie, delle forze in gioco e dei numeri che le illustrano nelle immagini pubblicate su Instagram.

Nelle posizioni più o meno naturali che il corpo assume eseguendo le posizioni yoga si riscontra la presenza di molte geometrie perfette ed entrano in gioco forze fisiche di cui non sempre siamo consapevoli.

Conoscerle non è indispensabile, non se si apprende la tecnica e si pratica per ragioni diverse dalla mera esecuzione di una posizione geometricamente perfetta – un aspetto pur presente nello yoga ma non centro preponderante. Ci piace però scoprire che dietro ad ogni movimento c’è uno studio esatto, anche se non sempre consapevole, dei pesi, delle forze, delle geometrie del corpo che creano un equilibrio.

6 motivi per praticare yoga all’aperto

La bella stagione ci consente di fare sport all’aria aperta godendoci aria fresca e panorama, lo yoga si presta più di altre discipline alla pratica open air: ecco tutte le buone ragioni per cui val la pena praticare yoga all’aperto.

praticare yoga all'aperto

Riconnettersi alla natura, sentire il contatto con la terra e il sole sulla pelle fa bene all’umore ma anche al corpo, che sviluppa l’essenziale vitamina D. Inoltre lo yoga si può praticare pressocché ovunque ci sia un ambiente abbastanza tranquillo, che sia un parco o la spiaggia, la montagna, un prato o sotto un albero.

Scenario

Il panorama è un potente alleato della meditazione e del relax, una bella vista sulla natura ci aiuta a concentrarci e a rilassarci meglio, sia prima che durante la pratica. Pare che guardare qualcosa di bello stimoli il sistema nervoso centrale e la produzione di endorfine, che provocano benessere.

Sole

L’esposizione alla luce naturale del sole aiuta l’organismo a produrre vitamina D, importante nella regolazione dei valori di serotonina e nella stabilizzazione dell’umore oltre che per la salute delle ossa.

Aria fresca

Scegliere un luogo aperto e naturale ci offre il vantaggio di respirare aria fresca e pulita e visto che la respirazione profonda è alla base dello yoga non possiamo che trarne vantaggio.

Assenza di limiti

Praticare in uno spazio aperto accresce la nostra fiducia nelle nostre potenzialità fisiche visto che vengono a mancare i limiti angusti di una stanza chiusa. Possiamo osare di più e tentare quelle posizioni che non abbiamo ancora avuto il coraggio di eseguire per paura di sbattere contro un muro.

Mente lucida

Praticare in mezzo alla natura aiuta la lucidità mentale, spazza via le negatività e favorisce la concentrazione su ciò che conta nel momento presente, contrastando efficacemente lo stress. Distrarsi dai problemi aiuta a risolverli, a volte basta allontanarsene e guardarli da un punto di vista diverso per vederli sotto un’altra luce.

Energia

La pratica regolare in mezzo alla natura si fa sentire rinvigoriti e pieni di energie, potenziando i già benefici effetti dello yoga.

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Posizioni yoga per gli addominali obliqui

Lo yoga erroneamente si considera una disciplina rilassante, in realtà coinvolge molto attivamente tutte le fasce muscolari del corpo e contribuisce a raggiungere tono e forza: scopriamo quali sono le posizioni yoga adatte a lavorare con gli addominali obliqui.

addominali obliqui

Rispetto alle altre fasce addominali, che più facilmente vengono lavorate dagli esercizi classici per questa zona muscolare, gli obliqui tendono ad essere più trascurati, vuoi perché più difficili da raggiungere, vuoi perché gli esercizi sono spesso più faticosi.

Ecco come allenarsi con efficacia a partire da una posizione yoga molto comune che si presta anche a diverse varianti per rendere l’esercizio ancora più intenso e localizzato. Si tratta di Vasisthasana, una posizione di equilibrio che coincide con il plank laterale.

Si può eseguire in diverse varianti. La prima, quella classica, prevede l’appoggio su una mano con il braccio teso mentre l’altra sale verso l’alto o si ferma al fianco e il corpo, posizionato lateralmente, è ben teso e attivo. La zona addominale obliqua è particolarmente stimolata in questa posizione. Mantenetela per 5 respiri profondi, dunque scioglietela lentamente e ripetete sull’altro lato.

Una variante di questo primo esercizio può prevedere l’appoggio su un ginocchio. In questo caso una delle due gambe sarà piegata a fornire supporto al corpo, l’altra rimarrà tesa come nella posizione precedente. Questo aiuta il mantenimento dell’equilibrio se non siete ancora abbastanza forti. È possibile, in alternativa o in aggiunta, anche appoggiarsi sul gomito, piegando il braccio al suolo.

yoga addominali obliqui

La variante più avanzata invece prevede il mantenimento della posizione originale con l’aggiunta di un ulteriore elemento di difficoltà: la gamba che sta in alto si solleva, restando ben eretta, fino ad incontrare la mano del braccio corrispondente. Le dita della mano afferrano il pollice del piede.

Quest’ultima posizione richiede un maggiore impegno della zona muscolare addominale per mantenere l’equilibrio. Praticatela solo se siete abbastanza esperti nella posizione base. Potete in ogni caso provare a miscelare le diverse posizioni di gambe e braccia in modo da raggiungere la condizione di equilibrio più adatta a voi. Mantenete ogni posizione per 5 respiri profondi, dunque cambiate lato.

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Come usare la cintura yoga per migliorare la flessibilità

È una falsa credenza quella che ritiene si debba possedere già una grande flessibilità per praticare lo yoga: la flessibilità si conquista con il tempo e oggi scopriamo come acquisirla e migliorarla sfruttando la cintura yoga, un accessorio utilissimo allo scopo.

cintura yoga

Lo yoga è una disciplina tra le più inclusive esistenti, è adatto davvero a chiunque e ciascuno può praticarlo secondo la propria forma fisica notando nel tempo costanti miglioramenti e riuscendo ad eseguire via via anche la asana più impegnative, che possono tuttavia sempre adattarsi ai vari livelli.

Con il tempo e la pratica costante la flessibilità migliora ed è possibile andare sempre più in profondità nelle diverse posizioni. Per farlo possiamo sfruttare le possibilità offerte dalla cintura yoga, per l’appunto.

Se non ne possedete una, che si può acquistare per pochi euro nei negozi di articoli sportivi, potete ovviare con la cintura del vostro accappatoio o qualunque altra cintura abbiate in casa purché sia di tessuto e molto lunga. L’ideale è una cintura in tessuto morbido e flessibile con una fibbia che consente di regolarne la lunghezza.

La cintura ci aiuta a lavorare con le estensioni muscolari e le articolazioni permettendo di raggiungere la posizione sia quando non riusciamo ad eseguirla con l’aiuto delle mani, perché ancora non arrivano a completare la posizione, sia quando è necessario tirare maggiormente le gambe o le braccia per andare più a fondo.

Come usare la cintura yoga? Vi proponiamo un video che mostra alcuni utili esercizi per cominciare. Ricordate che la cintura è utile non solo per la pratica dello yoga vera e propria ma anche per eseguire movimenti utili durante lo stretching dopo un allenamento di qualunque genere, sia per stirare i muscoli che per mobilitare le articolazioni.

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Quale yoga scegliere: Hatha, Vinyasa, Kundalini, Bikram?

Se avete deciso di provare ad intraprendere la pratica dello yoga probabilmente vi siete trovati davanti ad una scelta difficile: quale yoga scegliere tra le tante varianti disponibili, con nomi spesso complicati e che non svelano niente?

quale yoga scegliere

Non scoraggiatevi, se avete deciso che lo yoga è la disciplina che fa per voi, o ne siete semplicemente incuriositi, scoprirete un bellissimo percorso che vi regalerà molti benefici, sia fisici che mentali. Il primo passo però è capire quale variante è quella più adatta a voi. Vediamo le più diffuse.

Un’idea sempre utile è quella di provare diverse lezioni seguendo vari stili in modo da scegliere quello che sentite più congeniale. Noi cerchiamo di darvi un’idea delle caratteristiche degli stili di yoga più diffusi tra cui potreste trovarvi a scegliere.

Hatha Yoga

La variante più classica e più diffusa è anche la più adatta per i principianti perché consente di avvicinarsi allo yoga gradualmente ma curando sia l’aspetto fisico che quello spirituale. I benefici sono a tutto tondo: si migliora la postura, si lavora con cura sulla respirazione, si apprendono le asana e i loro significati. Migliorano la forza muscolare e la flessibilità, il controllo sul corpo e la capacità di gestire le emozioni. È una disciplina completa ma non fa per voi se cercate un approccio molto dinamico.

Vinyasa Yoga o Yoga Flow

Si tratta di un approccio più dinamico allo yoga che punta sull’aspetto aerobico della disciplina. Le asana sono eseguite in sequenze dinamiche coordinate con la respirazione. Questa disciplina consente di sviluppare una grande concentrazione, una buona flessibilità e un grande controllo muscolare.

Ashtanga Yoga

Spesso confuso con il Vinyasa Yoga, ne condivide l’approccio dinamico ma non le sequenze e le modalità di esecuzione. L’Ashtanga Yoga si basa su una serie di movimenti fissi che si eseguono in sequenza dinamica con un determinato ritmo associato alla respirazione e alla concentrazione.

Iyengar Yoga

La tecnica Iyengar, dal nome di colui che ne ha sviluppato le premesse, si basa sulla ricerca di un perfetto allineamento del corpo nel mantenimento delle diverse posizioni. Aiuta la tonificazione muscolare grazie ad un lavoro di tipo isometrico e consente di liberarsi dalle tensioni entrando in profondità nelle asana e sviluppando un’ottima consapevolezza del proprio corpo.

Kundalini Yoga

Questa particolare variante dello yoga si basa sul flusso dell’energia che scorre lungo il canale centrale del corpo che corrisponde alla colonna vertebrale e attraversa tutti i chakra. Lo scopo è quello di risvegliare questa energia sviluppando le proprie potenzialità spirituali.

Bikram Yoga

Nota anche come Hot Yoga, questa variante della disciplina si pratica in modo classico ma in sale riscaldate a più di 40 gradi. L’effetto del calore consente di lavorare con muscoli più rilassati e di aumentare la flessibilità. Si lavora con le asana classiche allungando muscoli, tendini e legamenti.

Acro Yoga

Variante acrobatica dello yoga, si pratica in due o più persone. Si lavora molto sulla flessibilità e la forza muscolare ma anche sulla fiducia negli altri.

SUP Yoga

Le tecniche dello yoga classico, Hatha o Vinyasa, si praticano su una tavola da surf in acqua. L’instabilità della tavola sull’acqua richiede la massima concentrazione, sviluppa la consapevolezza del corpo e consente di intensificare il lavoro sulla zona centrale del corpo coinvolta nel mantenimento dell’equilibrio.

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I benefici dello yoga sugli altri sport

Chi pratica l’antica disciplina orientale, ormai radicata anche in Occidente con le sue molte varianti, sa quanti vantaggi possa avere sulla nostra vita, sia dal punto di vista fisico che mentale, ma non solo: scopriamo i benefici dello yoga sugli altri sport.

benefici dello yoga sugli altri sport

Migliorare la flessibilità

La pratica dello yoga ci aiuta a sviluppare una grande flessibilità sia muscolare che articolare. È una qualità essenziale in qualunque sport, sia per favorire la prestazione durante l’allenamento e la gara che per accelerare il recupero dopo lo sforzo.

Prevenire le lesioni

Questa maggiore flessibilità e un grande controllo sul proprio corpo aiutano anche a prevenire il rischio di lesioni.

Accettare le sconfitte

L’atteggiamento mentale tipico dello yoga comporta un migliore atteggiamento nei confronti dell’agonismo sportivo. Le sconfitte più brucianti si accettano più facilmente, la riflessione sui propri limiti e sulle proprie potenzialità fa in modo che si diventi atleti più consapevoli e concentrati sugli obiettivi. E di conseguenza anche più performanti perché, lo sappiamo, l’atteggiamento mentale influisce moltissimo su quello fisico.

Imparare ad ascoltarsi

Gli atleti, che spesso sono sottoposti a grandi pressioni da un piano di allenamento intenso, troveranno grande giovamento nell’insegnamento dello yoga: ritirarsi in se stessi, imparare ad ascoltarsi, capire i segnali del proprio corpo e ricaricare le energie staccando la spina da tutto quello che non è momento presente.

Questa grande capacità di concentrazione e distacco sarà importantissima in ogni altro sport, che saremo in grado di affrontare con una maggiore lucidità, grande umiltà e con una consapevolezza di sé e del proprio ruolo nel mondo molto più sviluppata.

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