Liberati da ansia e depressione con la tangoterapia

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Abbiamo trattato più volte il tema fitness contro ansia e depressione presentandovi, di volta in volta, i diversi studi che hanno provato il legame esistente tra lo svolgimento regolare di attività fisica e la riduzione della sintomatologia ansiosa e depressiva. Analoghi effetti antidepressivi e, per così dire, ansiolitici, vengono attribuiti anche alla meditazione, tanto che insieme al fitness questa viene ritenuta un ottimo metodo per potenziare le cure tradizionali (farmacoterapia e psicoterapia) contro questi disturbi.

Uno studio condotto a Sidney, in Australia aggiunge però a fitness e meditazione un particolare tipo di danza: il tango argentino. Secondo la dottoressa Rosa Pinninger dell’Università del New England, il tango sarebbe anzi ancora più efficace dei primi due al punto da poter essere messo al centro di trattamenti specifici contro ansia, depressione, insonnia, disturbi della vista e conseguenze psichiche di gravi patologie quali la sclerosi multipla.

Il segreto dell’efficacia terapeutica del tango starebbe tutto l’abbraccio del partner che infonde energia oltre che il mix di esercizio, concentrazione e possibilità di potenziamento delle interazioni interpersonali insite in questo ballo elegante e sensuale. I risultati, afferma la dottoressa Pinninger, sono notevoli e duraturi nel tempo e si estendono a un’ampia gamma di soggetti che non aveva risposto adeguatamente ad altri tipi di terapia.

Gli studiosi australiani sono così fiduciosi del potenziale terapeutico del tango da aver dato vita all’Insitute of Tango Therapy, nato anche con lo scopo di diffondere quanto più possibile la tangoterapia nella cura dei disturbi psichici. A onor del vero, anche in Italia esistono già da tempo esperienze di tangoterapia, rivolte però alla cura di disturbi fisici.

E’ dell’ottobre 2012, infatti, la notizia che all’ospedale San Giuseppe di Milano la tangoterapia viene impiegata per la riabilitazione in caso di morbo di Parkinson, sclerosi multipla, esiti di ictus, malattie respiratorie e disturbi dell’equilibrio di origine neurologica.

[Fonte]

Photo credit | Think Stock

 

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