Placche alla gola: come riconoscerle e quando fare un controllo 

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Con l’arrivo dei mesi più freddi arrivano i malanni di stagione, che vanno ad interessare in gran parte dei casi le vie aeree superiori. Fra i vari sintomi dei disturbi tipici del periodo troviamo le placche alla gola, che sono la manifestazione evidente di una infezione virale o batterica. 

 Nonostante sia un problema molto diffuso, non va assolutamente sottovalutato. Può essere decisivo rivolgersi a un medico per individuare il giusto antibiotico per placche alla gola ed evitare conseguenze spiacevoli, o addirittura la cronicizzazione; a tal proposito prenota una visita a La Madonnina, così da effettuare i dovuti controlli.  

placche alla gola

Identificare le placche alla gola 

Le placche in gola sono secrezioni della sostanza nota come “pus”, che appare densa e viscida. Di solito hanno un aspetto biancastro o giallastro e la forma di un chicco di riso. 

 La presenza delle placche è piuttosto semplice da verificare, anche solo spalancando la bocca di fronte allo specchio. Se avverti un mal di gola abbastanza intenso è possibile che tu possa vedere delle macchie bianco-giallastre, soprattutto sulle tonsille, sull’ugola e sul palato molle. 

 L’origine di questo tipo di infezione può essere virale, batterica o fungina. Quest’ultima si verifica per lo più nei bambini per colpa della candida, che la contraggono molto spesso nei primi anni di vita, e molte persone la conoscono con il termine di “mughetto”.  Da qui il cosiddetto “mal di gola”, ovvero tonsilliti, faringiti, faringotonsilliti, quasi sempre associato a sintomi da raffreddore, influenzali o parainfluenzali.  

Non trascurare il controllo medico 

In buona parte dei casi i sintomi dovuti alle placche alla gola passano da soli nel giro di 3 o 5 giorni se il mal di gola è virale, tuttavia se l’infezione è batterica è necessario l’uso di antibiotici o il paziente sarà a rischio di sviluppare la febbre reumatica: una grave malattia che lascia sequele cardiache. 

 In alcuni casi le manifestazioni sintomatiche più o meno severe che si verificano in presenza delle placche possono addirittura derivare da una neoplasia. 

Come trattare le placche alla gola 

Come detto in precedenza, non è sempre necessario adottare un approccio farmacologico, a patto che non ci sia di base una fragilità come un basso livello di difese immunitarie, o altre condizioni patologiche che di per sé debilitano il fisico. Quindi è possibile togliere le placche alla gola senza antibiotico, praticando dei gargarismi antisettici con il collutorio; per chi preferisce i rimedi naturali, è sufficiente un po’ di acqua di tiepida con sale disciolto o succo di limone. 

 Talvolta in questa condizione non si presenta alcuna alterazione febbrile. Allora è soprattutto in queste circostanze che, se le differenze di colore delle placche, le petecchie e l’insieme dei sintomi lasciano dubbi, l’unico modo è far prelevare un campione di placca e farlo analizzare presso un laboratorio. 

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