Lesione della cuffia dei rotatori, cause e cure

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La lesione della cuffia dei rotatori è una patologia molto comune in alcune categorie di sportivi, come i nuotatori i giocatori di baseball, i lanciatori di giavellotto o i tennisti, ma non è detto che non possa colpire anche soggetti che non praticano simili sport.

Qual è la causa della lesione della cuffia dei rotatori? Solitamente tale fastidiosa patologia è determinata da un uso eccessivo dei tendini interessati o da un movimento brusco che può causare lo spostamento della testa dell’omero con conseguente infiammazione dei tendini.

In genere si tratta di lesioni di poco conto, che richiedono solo un trattamento antinfiammatorio ed un determinato periodo di riposo, ma in alcuni casi può verificarsi una vera e propria rottura del tendine, che richiede invece l’intervento chirurgico per ripristinare la normalità.

Come detto, sono alcune categorie di sportivi le più esposte alla lesione della cuffia dei rotatori, per via dell’uso continuo di quella zona del corpo. Ma anche l’uso troppo limitato dei tendini interessati (negli anziani, per esempio) può provocare lesioni di difficile soluzione.

Come curare una lesione della cuffia dei rotatori? Se la lesione non è di grande importanza, sarà sufficiente applicare un tutore che tenga ferma la spalla in modo da favorire la suturazione. Alla stesso tempo, però, occorrerà provvedere ad una buona riabilitazione, facendo ricorso ad un fisioterapista esperto, che possa far compiere i giusti movimenti, senza rischiare di compromettere la suturazione stessa.

La terapia riabilitativa in piscina può essere di grande aiuto, poiché la spinta dell’acqua può sostituire il tutore per tutta la durata dell’esercizio. Una volta tolto il tutore (in genere dopo 30-40 giorni), si può ricominciare a svolgere attività fisica, ma sempre facendosi seguire da un esperto, che possa indicare quali sono i carichi di lavoro adeguati.

Solo a distanza di un paio di mesi dal trauma si può tornare al normale esercizio fisico, riprendendo gradualmente il proprio ritmo di allenamento.

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