Corso di pilates per impiegati: succede a Cremona

Spread the love

esercizi pilates con la palla

Dipendenti allenati, dipendenti fortunati e anche sani, ovviamente. Partendo dal principio che lo sport non solo regala benessere fisico, ma permette di rilassarsi e, quindi, anche di produrre di più, a Cremona la Provincia ha organizzato un corso di pilates per gli impiegati.

La notizia diffusa dall’Ansa ha subito creato scalpore, mentre sono in tantissimi i lavoratori che vorrebbero trovarsi in una azienda che fornisce anche questo tipo di servizio. Il dato interessante è che questi corsi vengono previsti proprio all’interno della struttura stessa e nessuno, quindi, deve spostarsi. Nei giorni scorsi, dunque, è stata svuotata la sala, che si trova al pianoterra del palazzo dell’amministrazione e dove era ospitata la biblioteca.

Spazi nuovi quindi da poter destinare ad altro uso. Ecco che, dunque, dopo il lavoro o nei momenti di pausa, coloro che vi lavorano potranno mantenersi in forma e tentare di arrivare al meglio alla prova costume. Con il pilates, inoltre, dato da non sottovalutare, si mantiene al meglio la propria postura. I corsi sono tre: due sono in programma nella pausa pranzo, uno nel tardo pomeriggio ma solo dopo aver timbrato il cartellino. E’ prevista una piccola iscrizione, ma la cifra è veramente interessante, pensata proprio per coloro che lavorano all’interno negli uffici.Dovranno dunque versare solo venti euro e l’ente ha comunicato che l’iniziativa fa parte del piano di azioni. La stessa attuazione, favorita dalla legge, garantisce il benessere del personale. Non disturberà in alcun modo il lavoro, perché si svolgerà dopo e, in più, è totalmente a costo zero.

Non sono mancate comunque le reazioni. Se in linea di massima si tratta di una bella idea che tanto successo ha riscosso, dall’altro qualcuno storce il naso e pensa che si stia dando priorità a qualcosa che poi non è così fondamentale in un periodo di crisi. Intanto per i dipendenti è comunque una interessante iniziativa.

Photo Credit: Thinkstock

 

Lascia un commento