Camminata veloce: praticarla al meglio per ricominciare a mettersi in forma

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Adesso che è finalmente tornata la primavera, possiamo mettere il naso fuori di casa senza temere pioggia e geloni. Un’occasione preziosa non solo per fare il pieno di sole e di vitamina D, ma anche per dare nuovamente respiro al nostro corpo: in sintesi, è arrivato il momento di sfruttare il tepore della bella stagione per rimetterci in forma e senza doverci per forza rinchiudere in palestra.

Per farlo, l’opzione migliore per coloro che non praticano nessuno sport da un po’ è la camminata veloce: un’attività estremamente naturale, che può essere praticata da tutte con poco sforzo. Bastano infatti gli indumenti giusti e un paio di sneakers da donna, per potersi allenare tutti i giorni con grande efficacia sentendosi anche fashion. Si tratta inoltre di uno sport che conta numerosi benefici, ma che deve essere praticato stando attente al corretto movimento.

Tecnica e consigli per la camminata veloce

Siccome si parla pur sempre di uno sport la camminata veloce richiede di applicare una certa tecnica, soprattutto per quanto concerne il ritmo da tenere. In tal caso si dovrebbe coprire almeno un chilometro in otto o nove minuti, arrivando ad un totale minimo di circa cinque chilometri percorsi in 40 minuti. È chiaro che il passo deve comunque rispettare le proprie condizioni fisiche, e che si può, anzi si deve, partire in maniera più soft per poi allungarlo. Qualunque sia il numero di chilometri percorsi, in ogni caso, è comunque fondamentale camminare veloci almeno per 40 minuti, una soglia necessaria per attivare il metabolismo e per bruciare le calorie. A livello prettamente tecnico, si consiglia di procedere tenendo contratti gli addominali e i glutei, oscillando gli avambracci con i gomiti piegati, ponendo attenzione al movimento del piede (che deve essere “srotolato” con una sequenza tallone, pianta, punta) e al respiro, che deve mantenersi quanto più regolare possibile.

Frequenza dei passi e frequenza cardiaca

Una volta presa un po’ di confidenza, è necessario cominciare a monitorare la frequenza dei passi e quella cardiaca per riuscire ad assicurarsi che il proprio allenamento sia quanto più efficace possibile. Nel primo caso, uno studio condotto dall’Università del Massachusetts ha stabilito che la media ideale si aggira intorno ai 100 passi al minuto, che corrispondono a dieci passi in sei secondi. Per quanto riguarda la frequenza cardiaca, invece, il valore considerato ottimale per la camminata veloce è del 70% del massimo, che varia quindi da persona a persona. Per fare un esempio pratico, diciamo che si tratta del tipico passo che ti permette di parlare con qualcuno, ma non di cantare.

Attenzione però a trattare con la dovuta accortezza questi dati: se infatti 100 passi al minuto possono essere un allenamento leggero per una persona moderatamente abituata allo sforzo fisico, allo stesso tempo possono affaticare pesantemente una persona in sovrappeso. Stiamo parlando in questi casi di condizioni standard: le modalità di allenamento andranno sempre e comunque calcolate in base alla propria persona.

Perché praticare la camminata veloce

Intanto perché si tratta di un movimento naturale e fisicamente poco impegnativo, se praticato con costanza. In secondo luogo, la camminata veloce è uno sport aerobico, che consente quindi di bruciare calorie in maniera molto efficace. Camminare, comunque, non aiuta solo a dimagrire: fa bene anche al cuore, al sistema respiratorio, persino al cervello e alle attività cognitive, stimolando infatti la creatività. La pratica costante, aiuta inoltre il corpo nel processo di metabolizzazione degli zuccheri (un compito appartenente all’insulina). Da non sottovalutare, infine, anche il fatto che la camminata permetta di stare al sole, favorendo quindi la produzione di vitamina D, e di liberare la mente tramite la produzione di endorfine, diventando quindi un ottimo antistress.

In conclusione, la camminata veloce si pone come un’opzione fantastica per rimettersi in forma, senza per questo faticare molto.

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