Barrette energetiche fatte in casa, ricetta

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Chi fa sport sa quanto sia importante curare l’alimentazione anche durante l’allenamento, ecco dunque la ricetta per le barrette energetiche fatte in casa perché anche uno snack può aiutare a migliorare la prestazione sportiva e sentirsi più reattivi, energici e in forma.

Barrette energetiche fatte in casa

Vi proponiamo una ricetta fai da te semplice da realizzare. Tutti gli ingredienti sono abbastanza facili da reperire e si possono sostituire con qualcosa di maggiore gradimento. Potete anche aggiungere o eliminare gli ingredienti che preferite o non gradite, avendo cura di mantenere le proporzioni tra le parti secche e quelle umide.

In questo caso è prevista l’aggiunta di proteine e di maca, una radice che proviene dal Perù e ha proprietà benefiche per il corpo grazie all’alto valore energetico. Trovate la maca in erboristeria, nei supermercati biologici o sui siti online specializzati in alimenti etnici e bio. Le proteine invece sono reperibili nei negozi specializzati in prodotti sportivi, nel reparto integratori di alcuni grandi ipermercati o degli store di articoli per lo sport, anche online.

Ingredienti (per 5 barrette)
100 gr. di fiocchi d’avena
60 gr. di burro di mandorle
1 manciata di semi di chia
1 cucchiaio di sciroppo d’acero
1 misurino di proteine in polvere alla vaniglia
1 cucchiaio di cannella
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
1 cucchiaio di polvere di maca
60 ml. di acqua

Preparazione (5 minuti)
Mescolate tutti gli ingredienti con un mixer. Il composto deve risultare colloso e facile da lavorare.
Formate delle barrette e mettetele in frigo per 30 minuti.
Si conservano per 4 giorni ma se prevedete di non consumarle entro questo tempo potete conservarle in freezer.

Alternative
Potete aggiungere frutta secca come mandorle, noci o uvetta e sostituire l’avena con un altro cereale di vostro gradimento. Anche la cannella e l’aroma alla vaniglia possono essere sostituiti se preferite sapori diversi, scegliendo altre spezie e aromi come per esempio lo zenzero, il limone o l’arancia.

Photo | Thinkstock

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