Mantenersi attivi non arresta l’obesità

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Chi ha messo su qualche chilo di troppo sa che allenandosi con regolarità riuscirà a perdere la zavorra e a tornare in forma ma non è così nel caso si soffra di obesità. Lo dimostra un recente studio che ha evidenziato come mantenersi attivi non arresti le conseguenze dell’obesità. Di fatto, fare attività fisica non è utile per chi è obeso ai fini del trattamento del problema.

obesità

Per quanto si creda che una buona attività fisica contrasti i rischi associati al sovrappeso, il nuovo studio ha rivelato che una buona capacità aerobica non aumenta effettivamente le aspettative di vita e non migliora in maniera sostanziale la sua qualità generale ove sia presente una condizione di obesità.

Notizie cupe, senza dubbio, specialmente se si considerano i dati allarmanti che raccontano un numero sempre crescente di persone obese nel mondo occidentale con i rischi connessi, tutti molto gravi e riguardanti soprattutto le patologie cardiovascolari.

La ricerca ha valutato un milione di persone sopra i 20 anni ed è emerso che chi si mantiene attivo ha un’aspettativa di vita maggiore rispetto a chi conduce una vita sedentaria, in caso di peso normale – e fin qui niente di nuovo. Ma una persona attiva con peso normale ha una percentuale di rischio di morire del 30% inferiore rispetto ad una persona attiva e obesa.

Quindi se una scarsa attività fisica si associa in generale ad un maggiore rischio per la salute, non è vero che una maggiore attività fisica corrisponde ad una migliore salute in caso di obesità. Certo è che chi si mantiene attivo, pur non potendo contare su un minor rischio, può contare su una qualità della vita migliore. Muoversi con regolarità, in definitiva, è sempre raccomandabile.

Photo | Thinkstock

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