Correre d’inverno, perché fa bene?

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Correre quando il termometro sfiora lo zero è molto più di un semplice allenamento: è un rito di passaggio che distingue il runner occasionale dall’atleta resiliente.

Sebbene la tentazione di restare al caldo sia forte, la corsa invernale offre vantaggi fisici e mentali straordinari, a patto di affrontarla con la giusta preparazione.

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Gli effetti positivi di correre d’inverno

Contrariamente a quanto si pensa, il freddo è un alleato della performance. Le basse temperature migliorano l’efficienza cardiovascolare poiché il corpo non deve disperdere calore eccessivo; non è un caso che i record nelle maratone vengano stabiliti tra i 10 e i 15 gradi. Dal punto di vista metabolico, il gelo stimola la conversione del grasso bianco in grasso bruno, bruciando più calorie per generare calore termico. Inoltre, l’esposizione controllata rinforza il sistema immunitario e tempra il carattere, costruendo una disciplina che si riflette in ogni ambito della vita.

Come vestirsi per correre d’inverno?

Prima però di mettersi in moto per correre durante l’inverno, è bene che si seguano alcune regole importanti per affrontare al meglio l’allenamento outdoor. Il segreto per non soffrire il freddo è la stratificazione intelligente, evitando il cotone che trattiene l’umidità. Bisogna quindi vestirsi con un primo strato che prevede una maglia tecnica sintetica o in lana merino per allontanare il sudore.

Poi spazio al secondo strato con una giacca antivento traspirante (es. Gore-Tex) per bloccare le correnti d’aria. Infine il terzo strato è opportuno metterlo in atto solo in caso di temperature sotto zero e prevede una giacca termica leggera. Fondamentale è proteggere le estremità: guanti e berretto sono d’obbligo, poiché dalle mani e dalla testa si perde fino al 30% del calore corporeo.

Come affrontare la corsa invernale?

Per un’uscita sicura, è consigliabile eseguire un riscaldamento indoor (jumping jacks o mobilità) per uscire con i muscoli già attivati. Durante la corsa, è bene respirare con il naso per scaldare l’aria ed evitare di trascurare l’idratazione, spesso “invisibile” col freddo. Al rientro, il cambio d’abito deve essere immediato (entro 10 minuti) per evitare shock termici. Sebbene le temperature italiane siano raramente proibitive, bisogna prestare attenzione al windchill (effetto vento) e fermarsi se si avvertono brividi incontrollabili o intorpidimento.

Per mantenere la forma, tre uscite settimanali sono l’ideale. È utile inserire sessioni di fartlek (variazioni di velocità) per mantenere alta la temperatura corporea e allenare la reattività. Nei giorni di meteo estremo, il cross-training indoor (yoga o forza) rappresenta una strategia intelligente, non una resa. In definitiva, l’inverno non è una stagione da “mettere in pausa”, ma l’occasione perfetta per costruire una base aerobica solida e presentarsi in primavera più forti, fieri e preparati.

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