Olio di CBD e sport? Phorbe ci spiega perché può essere utile

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L’olio di CBD può essere utile anche per chi fa molto sport? Ne parliamo con gli esperti di Phorbe, giovane azienda svizzera che commercia online prodotti di CBD di alta qualità, per tutta l’Europa. Gli atleti mettono il loro corpo sotto costante stress, a causa di una ricerca continua del miglioramento delle prestazioni, e sono spesso soggetti a traumi fisici, con lesioni e dolori, inevitabili per chi si sottopone a un’attività sportiva prolungata.

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L’uso di antidolorifici da banco classici, molto diffuso fra gli sportivi, presenta però, a lungo andare, delle controindicazioni, in quanto espone il corpo ad agenti chimici potenti su una prospettiva di lungo periodo. È a partire da questo punto che si è accesa grande curiosità intorno alla possibilità di poter utilizzare i prodotti a base di cannabidiolo, e soprattutto l’olio di CBD, per alleviare dolori e infiammazioni, mantenendo il corpo “pulito”.

“A partire dall’inizio del 2018 – spiegano dal loro ufficio di Zurigo i ragazzi di Phorbe – l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha rimosso il CBD dall’elenco delle sostanze vietate, e già questo è un segnale importante, sia sul fronte tecnico che su quello sportivo. Si tratta infatti, evidentemente, di un riconoscimento che sgombra il campo da ogni dubbio e stereotipo, soprattutto per quanti fanno ancora confusione fra CBD e droghe leggere, che restano invece assolutamente proibite. Di fatto, i cannabinoidi esistono già nel nostro corpo, attraverso quello che chiamiamo sistema endocannibinoide (ECS), che modula l’attività dei neuroni. Il beneficio che ad esempio l’olio di CBD Phorbe può sviluppare per uno sportivo è legato al rapporto fra consumo di CBD e funzionamento dell’ECS, il cui compito principale è il mantenimento dell’omeostasi, vale a dire la capacità degli organismi viventi di mantenere un equilibrio interno pur nel variare delle condizioni esterne, cosa che fa tenendo sotto controllo i livelli dei neurotrasmettitori.  Dal momento che un atleta sottopone il corpo a uno stress maggiore – continuano da Phorbe – le sensazioni di dolore e infiammazione sono maggiori di quelle che un sistema endocannabinoide basale può gestire, e per questo la somministrazione di olio di CBD può aiutare un sistema sovraccarico a riprendere il controllo dei neurotrasmettitori, aiutando a mantenere l’omeostasi.”

Un altro dei vantaggi che rende efficace per gli sportivi l’utilizzo di olio di CBD riguarda la qualità del sonno, direttamente legata alle prestazioni atletiche. Anche in questo caso, sono numeri gli studi universitari, soprattutto provenienti dagli Stati Uniti, che dimostrano come gli atleti che consumano CBD segnalino una maggiore facilità nell’addormentarsi.

Si tratta di un meccanismo collegato alla stimolazione di adenosina trifosfato (ATP), una sostanza che “si rompe” quando il cervello brucia carboidrati per produrre energia, accumulandosi gradualmente nel cervello. Un maggiore legame fra neuroni e adenosina ai neuroni inibisce il rilascio di neurotrasmettitori, rallentando l’attività cerebrale e inducendo il sonno. Il corpo metabolizza l’adenosina mentre il riposo, tornando a basse concentrazioni al risveglio, pronti per ricominciare il processo.

“Il CBD può essere assunto attraverso capsule, pillole, come olio, vaporizzandolo, infuso in bevande, con gli alimenti. Ci sono anche creme e lozioni per uso topico che contengono olio di CBD, nonché tinture e gocce che possono essere posizionate sotto la lingua – concludono da Phorbe – l’importante è capire che su consumo e dosi non esiste una regola standard per tutti, ma che dipende, individualmente, dal fisico di ognuno, e anche dalla tipologia di prodotto attraverso il quale si assume il cannabidiolo. I nostri dati dicono che l’olio di CBD Phorbe è il prodotto più venduto, e in generale ci sentiamo di dire che, per ora, l’olio continua a essere lo strumento di somministrazione più diffuso per il CBD.”

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