Vitamina D, quanto è importante per chi fa sport

La vitamina d è sempre stata un po’ snobbata da consumatori e nutrizionisti. Almeno se si pensa all’importanza accordata alle altre “colleghe”, prima fra tutti la vitamina c. Niente di più sbagliato! La vitamina D, infatti, è fondamentale per l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo e quindi per lo sviluppo e la robustezza di ossa e muscoli. Si pensi che senza un adeguato apporto di vitamina D l’organismo non può assumere adeguatamente il calcio con conseguenze rilevanti sul nostro stato di salute.

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Jogging, arriva la scarpa sportiva intelligente che evita gli infortuni

La corsa è uno sport straordinario; che si pratichi jogging o running correre può regalarci un fisico da urlo e aiutarci a mantenere sani ed efficienti il metabolismo e l’apparato vascolare e cardiocircolatorio con eccezionali effetti positivi sul nostro stato di salute. Talvolta però la corsa cela qualche insidia specie se la si pratica su terreni accidentati. L’infortunio, infatti, è sempre in agguato e sembra che ben 37 milioni di corridori, sugli 80 milioni presenti in Europa, ne abbiano patito uno durante gli allenamenti.

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Tai Chi per migliorare l’equilibrio

Il corpo è dotato di particolari strutture, i propriocettori, che hanno la funzione di segnalare all’organismo i movimenti che esso stesso sta compiendo. L’equilibrio, ad esempio, è il risultato del corretto coinvolgimento di tutti i meccanismi propriocettivi. Tuttavia, in alcuni casi, in seguito ad un trauma, come una distorsione, o ad una postura scorretta possono insorgere alcune problematiche che coinvolgono questi recettori. Può capitare di non riuscire a mantenere l’equilibrio anche durante le azioni quotidiane o di non camminare correttamente.

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Il dolore femminile è più intenso

Altra verità resa nota dai luminari della salute la cui tesi è, stavolta, che il dolore provato dalle donne – rispettto alle malattie o agli infortuni – è in realtà molto più intenso di quello percepito dal sesso maschile. Lo affermano i ricercatori della Stanford University School of Medicine dopo una accurata analisi fatta di studio specifico di un gran numero di dati che hanno consentito di mettere a confronto le differenze di genere.

La ricerca è stata pubblicata on line sul Journal of Pain e indica una via finora poco battuta: parrebbe infatti che la sensazione del dolore non sia solo personale e soggettiva ma che dipenda in maniera lineare dalla sessualità.

Le modalità di svolgimento dello studio sono state le seguenti: attraverso un database appositamente progettato, gli studiosi sono riusciti a prendere in considerazione e incrociare i dati relativi a oltre 160.000 tabelle sul dolore riconducibili a oltre 72 mila pazienti adulti.

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CTS, un allenamento che riduce gli infortuni

Come tutti ben sapete chi pratica attività fisica è certamente il più a rischio di infortuni.

Per ridurre al minimo la possibilità di arrecare danni ai nostri arti, è necessario controllare meglio la precisione dei movimenti e reagire prontamente in caso di necessità.

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