La dieta del rugbista

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Come abbiamo più volte sottolineato sulle pagine de ilFitness, non esiste una dieta prestabilita per chi pratica un’attività sportiva, poiché molto dipende dalla disciplina che si intende seguire. L’alimentazione del calciatore non può essere la stessa che segue un nuotatore, così come quella seguita da un tennista non può essere la medesima di chi solleva pesi in palestra.

In precedenza ci siamo occupati di diverse diete da adattare alla pratica di alcuni sport, da quella del podista a quella del cestista… Oggi vogliamo soffermare l’attenzione sull’alimentazione adatta per il rugbista, un atleta che avrà certamente bisogno di incamerare un certo tipo di alimenti per rendere al meglio nella pratica sportiva, in considerazione – soprattutto – delle grandi masse muscolari.

E allora andiamo a vedere come deve comportarsi a tavola un giocatore di rugby per mantenere un determinato equilibrio tra i vari alimenti assunti.

Come per molti altri sport, chi pratica il rugby ha bisogno di assumere carboidrati in abbondanza (il 55-60% dell’energia totale giornaliera). Ma quali carboidrati scegliere? Meglio puntare sugli amidi – possibilmente integrali – e dunque su cereali e legumi.

Di fondamentale importanza nella corretta alimentazione del rugbista sono poi i lipidi, in una quantità tale da coprire il 25-30% dell’energia totale giornaliera. Anche in questo caso, però, occorre fare delle distinzioni, preferendo i grassi vegetali (in particolare l’olio di oliva consumato crudo) a quelli animali, più pesanti e difficili da smaltire.

La restante energia giornaliera dovrà provenire dalle proteine sia di origine animale (carne bianca o rossa, pesce, latte e formaggio) sia di origine vegetale (cereali e legumi).

Insomma, il rugbista non deve certo fare dei grossi sacrifici a tavola, ma solo mantenere una corretta alimentazione, non privandosi dei piaceri della vita, ma neanche eccedendo nelle dosi di questo o quell’altro alimento. Le razioni giornaliere, poi, saranno proporzionate alla mole del soggetto, al tipo ed alla frequenza di allenamento ed all’età (attenzione ai piccoli campioni in sovrappeso).

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