Allenamento e alimentazione in gravidanza

Cosa fare in gravidanza? Come comportarsi rispetto all’alimentazione e all’attività fisica? E’ ancora possibile allenarsi con moderazione oppure occorre evitare ogni sforzo, seppur minimo?

Care donnine, esistono fior di professionisti in grado di stilarvi una tabella di marcia congeniale e per quel che riguarda la dieta e per ciò che concerne l’intensità e l’entità del movimento.

Qui, tuttavia, si vuole rendicontare rispetto ad alcuni comportamenti di buon costume e di efficacia garantita.

Un’alimentazione corretta, sia in qualità che in quantità, durante il periodo di gravidanza è un presupposto indispensabile per assicurare un adeguato sviluppo intrauterino del feto e, al tempo stesso, per prevenire alcune possibili complicanze alla gestante.

Tenete presente che la gravidanza comporta fisiologicamente nella donna un insieme di modificazioni che fanno capo ad alcuni processi metabolici e del sistema circolatorio. Inoltre, il corpo della donna va incontro a un aumento del fabbisogno energetico e a incremento del fabbisogno basale. Tutto ciò si manifesta in quei fastidiosissimi – ma inevitabili – chili in più: l’aumento del peso corporeo è naturale in questa condizione ed è elemento con cui toccherà convivere – ahimè – per la bellezza di nove mesi (lasciamo alle più masochiste di noi fare la conta di quanti interminabili giorni sono compresi in nove lunghissimi mesi).

In particolare, l’incremento ponderale dovrebbe essere trascurabile nel primo trimestre, mentre nel secondo e terzo trimestre dovrebbe essere di 350/400 grammi per settimana, fino a raggiungere un incremento complessivo finale di circa 10 – 12,5 chili in una donna normopeso all’inizio della gravidanza. Accanto alla corretta alimentazione è raccomandabile, per il benessere della donna, un’attività fisica leggera (nuoto, passeggiate, bicicletta) poichè, oltre ad aiutarla a mantenere il peso corporeo entro i limiti prefissati può contribuire in maniera significativa a favorire un insieme di fattori. Tra essi, cito i tre più significativi:

1. il miglioramento della funzionalità intestinale;
2. il miglioramento della respirazione e della circolazione;
3. il pieno controllo della ritenzione idrica agli arti inferiori.